Pensioni, Quota 102: via libera al pagamento dei primi assegni in deroga

Arrivano i primi pagamenti Inps delle pensioni liquidate con Quota 102. Scatta anche il divieto di cumulo coi redditi da lavoro. Date utili e finestra mobile per lavoratori privati e pubblici.
3 anni fa
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Arrivano i primi pagamenti degli assegni pensionistici con Quota 102. Chi ha fatto domanda di pensione in deroga ai requisiti previsti dalle regole Fornero può già beneficiare dell’accredito del primo rateo di rendita.

L’Inps ha rilasciato il nuovo applicativo web dom «pensione anticipata quota 102» per l’erogazione delle pensioni con i nuovi requisiti anagrafici e contributivi come modificati dalla legge n. 234/2021.

Quota 102, arrivano i primi pagamenti

A comunicare la novità è l’Inps che ricorda che la prima decorrenza utile della pensione con Quota 102 è il 2 maggio 2022 per la generalità dei lavoratori del settore privato.

Partirà invece il 1 agosto prossimo il pagamento della pensione per i dipendenti del settore pubblico.

La finestra mobile di uscita resta confermata di 3 mesi per i lavoratori privati e 6 mesi per quelli pubblici dalla data di maturazione dei requisti per la pensione con Quota 102.

Si ricorda che dal momento della percezione della pensione con Quota 102 scatta il divieto di cumulo con redditi da lavoro dipendente o autonomo e occasionale. Come avveniva per Quota 100. Tale divieto resta in vigore fino alla maturazione dei requisiti ordinari di pensione.

Il limite di reddito è fissato in 5.000 euro lordi all’anno. In caso di superamento della soglia, la pensione è sospesa d’ufficio o su comunicazione dell’interessato da parte dell’Inps.

Caratteristiche e requisiti

Quota 102, introdotta per sostituire quota 100 ma solo per il 2022, andrà a vantaggio di poche migliaia di lavoratori. Secondo il governo sono 16.800, ma per i sindacati la stima è molto più bassa.

A conti fatti, per uomini e donne, la riforma servirà alle classi di età che non hanno fatto in tempo a uscire con quota 100 entro il 2021. Ne beneficerà solo chi compie 64 anni nel corso del 2022 e quindi i nati nel 1958.

Potranno uscire anche i nati nel 1957 e 1956 che nel corso dell’anno avranno più di 64 anni, ma probabilmente centreranno il requisito contributivo solo nel 2022.

Insomma, quota 102 non rappresenta certo la soluzione strutturale per la riforma pensioni che ci si attendeva. Ma accontenterà qualcuno.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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