Il prossimo 15 luglio scade la seconda finestra temporale per presentare domanda Ape Sociale. Il pensionamento anticipato è riservato a coloro che presentano particolari requisiti previsti dalla legge n. 232 del 2016.
Con una nota l’Inps ricorda che l’opzione Ape Sociale è stata prorogata dallo Stato fino a fine anno e ci sarà una terza e ultima finestra d’uscita il prossimo 30 novembre. Ma non è escluso che dal 2022 possa diventare strutturale. Pertanto chi ha i requisiti per ottenere la pensione anticipata è bene che si affretti.
Ape Sociale, i requisiti
Ma quali sono i requisiti da possedere per accedere ad Ape Sociale? Nel dettaglio, possono ottenere il pensionamento anticipato solo i lavoratori iscritti alle varie gestioni Inps, che abbiano raggiunto i 63 anni di età e avere almeno 30 anni di contributi.
Ma non basta. Bisogna aver cessato il lavoro, essere residenti in Italia e trovarsi in una delle seguenti 4 condizioni:
- essere in stato di disoccupazione;
- assistere da almeno 6 mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente (genitori o figli) con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992;
- essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%;
- avere almeno 36 anni di contributi e svolgere alla data della domanda da almeno 6 anni in via continuativa una o più delle attività gravose elencate dalla legge.
Per quanto riguarda le donne, è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti per l’accesso all’Ape Sociale, pari a 12 mesi per ciascun figlio.
La domanda
L’istanza di Ape Sociale deve essere presentata all’Inps per via telematica entro il 15 luglio 2021. L’Istituto verifica quindi la sussistenza dei requisiti e informa l’interessato del riconoscimento dei requisiti e la prima data utile di decorrenza della pensione.
Si tratta di una prima fase di ricognizione e verifica. Qualora non ci fossero risorse sufficienti (il fondo per Ape Sociale è limitato), l’Inps comunicherà all’interessato il differimento del pagamento della prestazione e la data di decorrenza.
Solo in un secondo momento, il beneficiario sarà chiamato a presentare domanda di pensione seguendo le istruzioni fornite dall’Inps.