Uno su tre percepisce meno di 1.000 euro al mese di pensione. E’ questo il dato che preoccupa il nostro sistema previdenziale pubblico secondo i dati snocciolati dall’Inps. E il quadro non è tanto dissimile da quello pensionistico generale che comprende anche le altre minori casse di previdenza.
Al 31 dicembre 2019 le pensioni erano 16.035.165 mentre gli importi medi mensili erogati erano 1.563 euro. Una media che scaturisce tra 1.864 euro per gli uomini e 1.336 euro per le donne. Tuttavia, quasi il 34% dei pensionati, pari a oltre 5,451 milioni, ha redditi pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili.
E’ quanto emerge dal XIX Rapporto Annuale dell’Inps che aggiunge come oltre il 21% percepisce redditi pensionistici mensili tra i 1.000 e i 1.500 euro; il restante 45% ha redditi pensionistici oltre i 1.500 euro mensili (con 8% che supera i 3.000 euro).
L’importo medio è significativamente differenziato territorialmente: 1.711 euro al centro-nord e 1.410 euro al sud. Più di un terzo dei pensionati ricade nella fascia d’età tra 70 e 79 anni, ed un altro terzo è ultraottantenne, con netta predominanza delle donne.
Pensioni al Sud 14,8% italiani sotto 500 euro al mese
I pensionati delle regioni meridionali e delle isole percepiscono redditi più bassi rispetto a quelli residenti nelle altre zone geografiche. Nel Mezzogiorno infatti il numero dei pensionati con redditi pensionistici sotto i 500 euro mensili rappresenta il 14,8%, nel Centro il 10% e nelle regioni settentrionali il 7,5%.
Lo rende noto l’Inps aggiungendo che in termini assoluti, il distacco si accentua ancor più se si osservano i pensionati con redditi pensionistici compresi tra 500 e 1.000 euro mensili che nel Mezzogiorno sono pari al 29%, quota che scende al 22,2% nelle regioni del Centro e ancora al 20,2% in quelle settentrionali.
Di conseguenza, i pensionati residenti al Nord che percepiscono redditi più elevati, in particolare compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili, superano di circa 7 punti percentuali quelli del Mezzogiorno e di circa 3 punti quelli del Centro. Infine i pensionati delle classi di reddito pensionistico più alte, oltre i 2.000 euro mensili, residenti nel Mezzogiorno sono il 21,1%, contro oltre il 29% in ognuna delle due altre aree geografiche.
La maggior parte sono assegni di invalidità
Posto che 5,45 milioni di pensioni sono sotto i 1.000 euro mensili, il dato non è necessariamente indicativo di malessere sociale – fanno notare gli esperti -. Innanzitutto va ricordato che questi numeri si riferiscono a pensioni e non a persone. In Italia molti cittadini percepiscono un doppia pensione. Basti pensare anche solo chi ha lavorato sia in Italia che all’estero e gode di due trattamenti distinti che, presi singolarmente, potrebbero ammontare a meno di 1.000 euro al mese. Ci sono poi le pensioni di reversibilità che notoriamente sono più basse per gli eredi aventi diritto. E infine ci sono le pensioni di invalidità e le pensioni sociali che non superano i 1.000 euro al mese. Solo queste superano i 4 milioni.