All’interno del decreto milleproroghe, appena approvato in parlamento, è stato istituito anche un nuovo bonus patente. Lo scopo è quello di abbattere i costi relativi al conseguimento della patente e l’abilitazione alla guida professionale per poter lavorare come autotrasportatori di merci e persone.
In Italia, secondo alcuni recenti report, mancherebbero circa 20 mila camionisti. Il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, ha spiegato che “all’erogazione di questo voucher saranno destinati 25,3 milioni di euro in 5 anni. In questo modo si potrebbe raggiungere l’obiettivo di formare almeno 10 mila nuovi giovani conducenti di mezzi pesanti nei prossimi cinque anni”.
Cos’è il bonus patente del decreto Milleproroghe
Il bonus patente, inserito nel decreto Milleproroghe, consiste in un rimborso pari al 80%, fino a un massimo di 2.500 euro, delle spese sostenute per ottenere la patente e l’abilitazione alla guida professionale, per lavorare come autotrasportatori di persone e di merci, a favore dei cittadini di età compresa fra 18 e i 35 anni.
Il bonus patente prevede uno stanziamento da 25,3 milioni di euro:
- 3,7 milioni per il 2022;
- 5,4 milioni per ogni anno dal 2023 al 2026.
I termini, le modalità di presentazione e di erogazione del bonus patente fino a 2.500 euro saranno resi noti con un ulteriore decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Per quali patenti speciali vale questo incentivo?
I giovani, dunque, potranno utilizzare il voucher per sostenere i costi per il conseguimento delle patenti C, CE, D e DE, oltre che a quelli per l’abilitazione CQC (carta di qualificazione del conducente). Si tratta di un titolo abilitativo, attestante le capacità professionali di quei soggetti già in possesso di una patente di guida di categoria da autotrasportatore, che consente di svolgere attività di carattere professionale legata, appunto, all’autotrasporto.
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