Il Tesoro è reduce dal secondo collocamento del BTp Valore, attraverso il quale ha raccolto altri 17,2 miliardi di euro. Un ingresso sostanzioso di liquidità, che gli sta consentendo di contenere le emissioni di debito pubblico in questi ultimi mesi dell’anno. Rispetto al BTp Valore giugno 2027 (ISIN: IT0005547408), in collocamento quattro mesi fa, la raccolta è stata inferiore esattamente per 1 miliardo. Chi sottoscrisse il bond retail a giugno, al momento registra una perdita virtuale dell’1,6% in conto capitale. Infatti, la quotazione sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana è scesa a 98,40 centesimi.
Investimento “sicuro”, ma perdita virtuale c’è
Diversi consulenti finanziari, non senza soddisfazione, fanno notare come l’investimento cosiddetto “sicuro”, alla fine possa infliggere perdite all’obbligazionista che volesse rivendere il BTp Valore 2027 (discorso analogo per la scadenza 2028) prima della scadenza. Va da sé che non esisterebbero problemi nel caso in cui si portasse a termine l’investimento, a meno di un clamoroso default dello stato italiano. Per fortuna, non è nell’aria.
La discesa di prezzo del BTp Valore 2027 nelle ultime settimane è del tutto fisiologica. I rendimenti sovrani sono saliti, per cui i prezzi sono scesi. Il bond stacca cedola lorda al tasso del 3,25% per i primi due anni e del 4% per gli ultimi due. Il rendimento lordo all’emissione fu del 3,625%, un po’ sopra il 3,45% vigente sul mercato per il bond della durata quadriennale in quei giorni. Oggi, il BTp con cedola fissa in scadenza nel giugno 2027 offre un rendimento del 4%, mentre il BTp Valore 2027 rende il 4,16%.
BTp Valore 2027 sempre a “premio” su bond ordinario
Ancora una volta siamo dinnanzi a un “premio” nell’ordine dei 15-20 punti base. Esso dipende dal fatto che la cedola iniziale risulta relativamente bassa e probabilmente anche dai mancati acquisti della Banca Centrale Europea (BCE).
Detto questo, non è scontato che stessa sorte spetti al BTp Valore 2028. La sua emissione è avvenuta in un contesto di tassi ai massimi o quasi. Questo significa che probabilmente nei prossimi mesi registrerà un trend positivo in termini di prezzo, grazie alla discesa del rendimento medio dal 4,26% del collocamento. Le prime battute sul mercato sono andate in direzione positiva, ma è troppo presto per esprimersi.