Vediamo perché conviene andare in pensione entro e non oltre i prossimi tre anni. Ovverosia, prima che per l’età pensionabile possa scattare un nuovo adeguamento alla speranza di vita. La prossima revisione, infatti, è fissata per il 2025 in accordo con quanto è stato reso noto dall’INPS.
In particolare, sul perché conviene andare in pensione entro e non oltre i prossimi tre anni la risposta arriva proprio dall’Istituto di previdenza. Con la circolare numero 28 del 18 febbraio del 2022 che fissa, senza alcuna variazione, i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
Perché conviene andare in pensione entro e non oltre i prossimi tre anni
Nel dettaglio, sul perché conviene andare in pensione entro i prossimi tre anni bisogna dire che i requisiti di pensionamento restano infatti invariati. Non solo per il 2022, anno corrente, ma anche per il biennio 2023-2024.
Perché conviene andare in pensione entro i prossimi tre anni, quindi?
Perché fino a tutto il 2024 basteranno sempre 67 anni con 20 di contributi previdenziali obbligatori versati. Per ritirarsi di lavoro con l’assegno INPS di vecchiaia. Così come per l’anticipata ordinaria serviranno sempre gli stessi contributi INPS versati nel 2022, nel 2023 e nel 2024.
Come ritirarsi dal lavoro nel 2022, nel 2023 ed anche nel 2024 con l’anticipata ordinaria
Per l’anticipata ordinaria, sul perché conviene andare in pensione entro i prossimi tre anni, serviranno 42 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati per gli uomini. Nel 2022, nel 2023 ed anche nel 2024. Mentre per le donne il requisito contributivo scende di un anno. Ovverosia, a 41 anni e 10 mesi di contributi previdenziali versati. Mentre questi requisiti, come sopra accennato, potrebbero essere elevati dal 2025 in caso di eventuale scatto per quel che riguarda l’adeguamento alla speranza di vita.