Perché Draghi dovrebbe provare a chiedere la cessione del credito per ristrutturare casa

I professionisti chiedono un confronto con il governo per migliorare la normativa dei bonus edilizi, in particolare del superbonus.
3 anni fa
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Confronto pratica lavori con o senza cessione del credito: come cambiano costi e tempi
Confronto pratica lavori con o senza cessione del credito: come cambiano costi e tempi

Con una lettera aperta pubblicata in questi giorni sul Corriere della Sera e indirizzata la premier Mario Draghi, gli ordini degli architetti di diverse province hanno chiesto un confronto “per individuare una nuova formula relativamente ai bonus edilizi.

I professionisti, si legge nella missiva, non verrebbero tutelati e ogni giorno sono costretti a scontare “gli effetti degli strumenti messi in campo dal Governo che sulla carta avrebbero dovuto semplificare gli iter per superbonus e bonus edilizi ma che sono risultati assolutamente fallimentari”.

Il problema è da individuare principalmente in una norma scritta male, tanto che gli stessi professionisti dubitano che “l’Esecutivo e gli uffici che intervengono nel processo legislativo conoscano i tempi di progettazione e realizzazione di un intervento edilizio”.

Bonus casa, il problema riguarda principalmente i meccanismi di sconto in fattura e cessione del credito

Secondo quanto si legge nella lettera aperta di cui sopra, “i professionisti si ritrovano oggi con lavori fatti o quasi conclusi, senza alcuna possibilità di cessione del credito o sconto in fattura, con l’unica prospettiva di un aumento di contenziosi e azioni legali”.

Le più recenti modifiche alla normativa avrebbero creato soltanto ulteriore incertezza e rallentamenti nell’esecuzione delle opere.

I professionisti propongono, dunque, un confronto con il governo per migliorare la normativa dei bonus edilizi e, in particolare dei meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura, al fine di “tracciare una strada che non preveda insidie di ogni genere”.

Nel documento promosso dall’Ordine degli architetti di Roma, si chiede al Governo di “cambiare strada e trovare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e il rilancio dell’edilizia, settore ormai bloccato da decenni”.

Molti professionisti, conclude la missiva, “operano oggi in una situazione insostenibile. imprese e professionisti, non sono più in grado di sostenere il peso di scelte sbagliate”, come testimoniato dalle numerose segnalazioni che ogni giorno provengono dai nostri iscritti”.

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