Continua il successo dei buoni fruttiferi postali che insieme ai libretti di risparmio continuano ad essere le forme di risparmio più amate dagli italiani. A Padova, ad esempio, ogni cittadino ha almeno un bfp o un libretto mentre a Ravenna un cittadino su 3 ha almeno un buono secondo quanto riferisce Ilcorriere.
Ma perché tali prodotti di investimento sono così cari agli italiani? Ebbene perché sono considerati fin dal 1924, data di prima emissione, sicuri, affidabili e trasparenti a differenza dei Btp, buoni del Tesoro Poliennali.
Buoni fruttiferi postali: i più amati dagli italiani
I buoni fruttiferi postali sono molto amati dagli italiani anche perché non hanno costi di gestione né commissioni di rimborso o collocamento. Hanno poi una tassazione agevolata sugli interessi del 12,50% e offrono tassi più vantaggiosi rispetto al passato. Proprio per questo sono tra i prodotti più amati in tutta Italia con oltre 46 milioni di buoni in essere.
Ecco i buoni fruttiferi postali disponibili adesso
I principali buoni fruttiferi postali del momento sono il 3 anni Premium (dura 3 anni) che offre a scadenza un rendimento effettivo annuo lordo dell’1,50%. È però dedicato solo a chi versa nuova liquidità. C’è poi il 3 anni Plus (dura 3 anni e può essere sottoscritto da tutti) che offre un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1%. Il 3×2 offre invece un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,75% dopo 6 anni mentre il 3×4 il 2% annuo lordo dopo 12 anni.
Ci sono poi i buoni fruttiferi postali 4×4 con rendimento fino al 3% annuo lordo dopo 16 anni e gli ordinari con rendimento annuo lordo fino al 2% dopo 20 anni.
Infine ci sono i buoni dedicati ai minori che offrono a scadenza un rendimento annuo lordo fino al 3,50%.
[email protected]