Perché la crisi politica in Spagna non ha colpito, mentre in Italia allarma

La crisi politica nel 2016 non ha colpito in Spagna, mentre desta allarme in Italia. Perché i mercati sono più preoccupati per noi?
8 anni fa
2 minuti di lettura

Crescita spagnola 5 volte superiore a quella italiana

E’ l’economia, bellezza! La Spagna è uscita dalla recessione nel 2014, l’Italia un anno dopo. Non è questo il dato importante, quanto il fatto che da allora la prima ha accumulato una crescita dell’11,2%, ivi compresa quella attesa per quest’anno, le cui stime sono state elevate dal governo al 3% dal 2,7% precedente. Nel 2014, il pil spagnolo crebbe dell’1,4% e nel biennio seguente del 3,2%. L’Italia ha accumulato nello stesso quadriennio appena il +2,2% di pil, sempre che quest’anno riusciremo a registrare il tanto auspicato +1%, che sarebbe il dato migliore dal 2010.

Volendo fare un raffronto, la Spagna sta crescendo rispetto all’Italia 5 volte in più negli ultimi 4 anni. Per quanto il suo tasso di disoccupazione resti altissimo (oltre il 18%), il trend appare positivo, anche sul fronte dei conti pubblici, con il rapporto tra debito e pil destinato a restare sotto la soglia del 100%, quando quello italiano è esploso al 133%. Anche se la situazione politica a Madrid dovesse presto precipitare, sembra improbabile che lì il governo cada nelle mani di Podemos, la formazione euro-scettica della sinistra radicale, mentre in Italia tutte le opzioni rimangono possibili, complice la confusione sulle regole elettorali che verranno adottate. Da qui, le ragioni per cui i BTp scontano sui mercati rendimenti e spread più alti dei Bonos. (Leggi anche: Italia-Spagna, economie a confronto su 5 parametri)

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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