Doppia moneta non avrebbe alcun senso pratico
Quale sarebbe il senso della doppia moneta, intesa come IOU? Monetizzare la spesa pubblica, ovvero provvedere subito a pagare i debiti dello stato verso famiglie e imprese. A parte che l’Italia non ha un problema di liquidità, oltre tutto, così facendo, la doppia moneta non sarebbe altro che un debito per il Tesoro. Stando così le cose, sarebbe molto più semplice emettere direttamente titoli di stato (in euro) per trovare la liquidità necessaria a rimborsare i debiti verso le imprese italiane, in particolare.
In verità, crediamo che Berlusconi non intenda nemmeno fare riferimento alla doppia moneta come certificati pagherò, ma semplicemente a un euro per gli scambi con l’estero e una lira (?) per le transazioni interne, magari nella speranza che ciò possa rinvigorire l’ottimismo tra gli italiani sulla capacità della nostra economia di riappropriarsi della sovranità necessaria per rilanciarsi. Ma i tassi d’interesse continuerebbero ad essere fissati dalla BCE, l’import-export dipenderebbe ugualmente dai tassi di cambio dell’euro e il debito pubblico resterebbe in euro. Per non parlare del fatto che sarebbe legalmente impossibile una simile soluzione.
Più che di doppia moneta, saremmo dinnanzi a mezze misure, un palliativo senza significato pratico, con l’effetto di allontanare i capitali stranieri dalla nostra economia, visto che un paese con due monete è destinato ad affievolire la fiducia di chi vorrebbe investirvi. (Leggi anche: Italia fuori dall’euro? Ecco cosa accadrebbe con il ritorno alla lira)