La pensione in Tunisia batte anche la Spagna e il Portogallo. Come canta Mahmood con il brano Baci dalla Tunisia: “Sono un vagabondo, grido, ma non mordo, nuoto, forse affondo. Sono solo stanco, voglio solo stare a casa mia, baci e abbracci dalla Tunisia”. A partire dalle spiagge mozzafiato, passando per la cultura locale, fino ad arrivare alla cucina speziata e piccante, sono tanti i motivi per cui la Tunisia merita di essere visitata almeno una volta nel corso della vita.
Ma non solo, tale Stato si rivela essere anche la soluzione perfetta per molti pensionati che desiderano trasferirsi in una località che offre importanti agevolazioni per quanto concerne l’assegno pensionistico.
Perché la pensione in Tunisia batte anche Spagna e Portogallo
Tanti sono i pensionati che ogni anno si trasferiscono all’estero per beneficiare di alcuni interessanti vantaggi fiscali. Tra le mete più gettonate si annoverano la Spagna e il Portogallo dove i pensionati italiani possono beneficiare dell’applicazione di tasse ridotte al minimo. Ma non solo, come spiegato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate:
“Il reddito di pensione beneficia di un abbattimento del 25%; tuttavia, se il reddito è di fonte estera e se il percipiente è fiscalmente residente in Tunisia, la percentuale di abbattimento è del 80%“.
I pensionati italiani che decidono di trasferirsi in Tunisia, quindi, hanno diritto a una decurtazione sulle tasse per le pensioni lorde pari all’80%. Entrando nei dettagli, possono beneficiare di un regime fiscale per cui il trattamento pensionistico viene tassato a non più del 5%. Considerando che nel nostro Paese verrebbe tassato al 30%, è facile intuire come sia possibile beneficiare di un notevole risparmio.
Il tutto è possibile a patto di rispettare determinati requisiti. In particolare i soggetti interessati devono traferire la propria residenza in Tunisia e non essere stati tassati come residenti fiscali nel corso dei cinque anni antecedenti l’inoltro della richiesta.
Sicurezza sociale internazionale: convenzione bilaterale con la Tunisia
A proposito dei trattamenti previdenziali ricordiamo che l’Italia ha stipulato delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con vari Stati esteri. In particolare la Convenzione con la Tunisia è entrata in vigore dal 1° giugno 1987 e viene applicata a tutti i cittadini, familiari e superstiti che possono far valere dei periodi di assicurazione in Tunisia e in Italia. Entrando nei dettagli, come riportato sul sito dell’Inps:
“In base all’Accordo italo-tunisino, le prestazioni erogabili dall’Italia sono:
- pensioni di vecchiaia, invalidità e ai superstiti;
- prestazioni di malattia e maternità per i lavoratori e loro familiari;
- prestazioni di malattia in natura ai titolari di pensione e ai loro familiari;
- prestazioni in caso di tubercolosi, in natura o in denaro;
- prestazioni per familiari a carico del lavoratore;
- prestazioni per familiari a carico del beneficiario di una pensione o rendita (erogate dallo Stato di residenza del beneficiario);
- prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Per informazioni sulle prestazioni pensionistiche erogate dalla Tunisia in regime di Convenzione bilaterale, si consiglia la consultazione della sezione “Conventions bilatérales” della CNSS – Caisse Nationale de Sécurité Sociale, Istituzione nazionale di sicurezza sociale”.