Vediamo perché la pensione di vecchiaia e l’assegno sociale sono congelati almeno fino al 2024. Ovverosia, per i prossimi due anni c’è la certezza che il requisito anagrafico richiesto per l’accesso alle due misure non cambierà. Ovverosia, sarà pari sempre a quello attuale che è posizionato a 67 anni di età.
Sul perché la pensione di vecchiaia e l’assegno sociale sono congelati fino al 2024 la risposta è arrivata per decreto. Quello dello scorso 27 ottobre del 2021 da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze.
Perchè la pensione di vecchiaia e l’assegno sociale sono congelati fino al 2024
Ecco, quindi, perché la pensione di vecchiaia e assegno sociale sono congelati fino al 2024. Mentre per il biennio 2025-2026 ad oggi il requisito anagrafico salirebbe a 67 anni e 2 mesi. Così come è riportato in questo articolo. Rispetto ai 67 anni e 3 mesi, per il biennio 2025-2026, stimati prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.
Chiarito perché la pensione di vecchiaia e assegno sociale sono congelati fino al 2024, c’è inoltre da ricordare una cosa. Ovverosia, che le due misure non rientrano nella riforma sulla previdenza pubblica. Quella, con la manovra finanziaria, annunciata nei giorni scorsi dal Governo italiano. Ovverosia, dall’Esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
Variazione ISTAT negativa sulla speranza di vita, ma non si può tornare indietro. Ecco perché
Sul perché la pensione di vecchiaia e assegno sociale sono congelati fino al 2024 c’è pure un’altra importante precisazione da fare. Ovverosia, quella per cui la variazione ISTAT che è stata rilevata, per la speranza di vita. si è attestata in realtà su valori negativi. Ma ai sensi di legge per l’età pensionabile di vecchiaia non si può tornare indietro.