La pandemia di coronavirus rischia di porre la parola fine ai quasi 1.000 centri commerciali presenti in Italia (per la precisione 955, a cui si aggiungono 33 outlet). La denuncia è stata lanciata dalla giornalista Mariella Bussolati in un approfondimento per l’edizione italiana di Business Insider. Nell’articolo viene specificato come ai punti vendita in oggetto sia stata assegnata la classe 4 (rischio alto) da parte della task force guidata da Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone. Come dimostrato dai numeri fatti registrare negli ultimi mesi dai siti di e-commerce e marketplace online, il settore del commercio è destinato a cambiare per sempre volto, con i centri commerciali designati come prime vittime.
La fase 2 per i centri commerciali
Obbligo di indossare la mascherina, arruolamento professionisti che vigilano sul numero di persone presenti all’interno di ciascun negozio, opere frequenti di sanificazione, installazione di termoscanner e dispenser all’ingresso: sono solo alcuni dei provvedimenti presi dai centri commerciali in Italia per affrontare la fase 2 e riaprire in sicurezza, anche se il vero punto di domanda è un altro: ora che c’è maggiore consapevolezza riguardo agli acquisti online, quante persone continueranno a comprare nei negozi fisici? La risposta al quesito potrebbe essere sgradita a più di un negoziante, se si considerano i numeri fatti registrare da colossi come Amazon o dagli stessi siti ufficiali dei brand più famosi.
Uno sguardo agli Stati Uniti
I centri commerciali sono un’invenzione degli Stati Uniti d’America, lì dove sono appunto nati marchi del calibro di Macy’s e Neiman Marcus. Alcuni di loro hanno già chiuso prima ancora che esplodesse la pandemia, come ad esempio Henri Bendel’s e Barney. Altri ancora sono destinati a chiudere nel corso dei prossimi mesi, perché messi in ginocchio definitivamente dal covid. A questo proposito, secondo un’indagine condotta da Green Street advisor, il 50 per cento dei centri commerciali presenti negli Usa abbasserà per sempre le serrande entro il 2021.
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