Dal 13 agosto 2022 cambiano le regole per i permessi 104. Una novità in positivo. Addio al c.d. referente unico. Questo significa che, per lo stesso familiare disabile, più soggetti (in alternativa tra loro) possono chiedere ed ottenere i permessi.
Bisogna, tuttavia, andare con ordine.
In premessa ricordiamo al lavoratore dipendente è data la possibilità di richiedere, al proprio datore, permessi retribuiti al fine di assistere un proprio familiare disabile.
Chi può chiedere i permessi 104
I permessi 104 (3 giorni al mese fruibili anche in ore) possono essere richiesti dai seguenti soggetti:
- i genitori, anche adottivi o affidatari
- il coniuge
- la parte dell’unione civile
- il convivente di fatto
- i parenti o agli affini entro il secondo grado.
Possono essere usufruiti anche da parenti o affini di terzo grado soltanto qualora uno dei genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto, abbiano compiuto 65 anni, siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Anche il disabile può chiedere permessi 104 per se stesso (ad esempio perché in alcuni giorni del mese ha necessità di terapie, ecc.).
Non possono goderne, invece, alcune categorie di soggetti. Ad esempio, non ci sono permessi 104 per colf e badanti.
Cos’è la regola del referente unico
Per i permessi 104, prima della novità che ci apprestiamo ad illustrare, c’era la regole del referente unico. Questo significava che i permessi non potevano essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazione di disabilità.
In altre parole per un disabile andavano goduti da un solo lavoratore (familiare del disabile stesso). Facevano eccezione a questa regola i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità. Ad essi era riconosciuta la possibilità di godere dei permessi 104 per lo stesso figlio anche alternativamente tra di loro, fermo restando che nel giorno in cui un genitore ne fruiva, l’altro non poteva goderne.
Addio al referente unico
L’art.3, comma 1, lettera b), n. 2), del decreto legislativo n. 105/2022 ha eliminato questo principio del “referente unico dell’assistenza”.
La novità prevede che, fermo restando il limite complessivo di 3 giorni al mese (frazionabili anche in ore), per l’assistenza ad uno stesso soggetto disabile, il diritto a godere dei permessi 104 può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto. Il godimento è però sempre alternativo tra loro (nel senso che se in un giorno ne gode uno non può goderne anche l’altro in quella medesima giornata).
Questa novità trova applicazione dal 13 agosto 2022 (Messaggio INPS n. 3096 del 5 agosto 2022).