Ai lavoratori dipendenti disabili in situazione di gravità oppure ai lavoratori dipendenti con familiari disabili in situazione di gravità è riconosciuto, per legge, il diritto a beneficiare di permessi retribuiti. Si tratta della possibilità di assentarsi dal lavoro (per tre giorni al mese, frazionabili anche in ore) che il lavoratore può chiedere in quanto ha l’esigenza di assistere un familiare disabile. Parliamo del c.d. permessi 104.
In particolare hanno diritto a goderne, i lavoratori dipendenti:
- disabili in situazione di gravità;
- genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
- coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto (articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016), parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.
Quindi, ad esempio, li può chiedere anche il lavoratore disabile per sé stesso.
La richiesta
La procedura richiede di presentare dapprima una domanda all’INPS. L’istituto, una volta verificati i presupposti, concede autorizzazione. Da quel momento, il lavoratore, ogni mese ha diritto a chiedere permessi 104 al datore di lavoro. La domanda si presenta all’INPS una sola volta e non ogni volta che bisogna chiedere i permessi.
La scelta dei giorni o delle ore in cui assentarsi è lasciata alla libera scelta del lavoratore ed il datore di lavoro non può negarli. Ha però la possibilità di adottare provvedimenti sanzionatori verso il lavoratore laddove questi venga scoperto a godere dei permessi per finalità diverse dall’assistenza al familiare.
Il pagamento dell’indennità permessi 104
I giorni o le ore di permessi 104 sono regolarmente retribuiti. In particolare, i permessi fruiti a giorni sono indennizzati sulla base della retribuzione (giornaliera) effettivamente corrisposta al lavoratore. Stessa cosa nel caso di permessi goduti ad ore, i quali sono pagati sulla base della retribuzione oraria effettivamente spettante. Si tenga presente che per i permessi 104 i festivi non contano.
Si precisa che nel caso di contratto di lavoro part-time verticale e misto fino al 50% dell’orario di lavoro limitato ad alcuni giorni del mese (ad orario pieno o ad orario ridotto), il numero dei giorni di permesso è ridimensionato proporzionalmente (arrotondato all’unità inferiore o superiore a seconda che la frazione sia fino allo 0,50 o superiore).
Per i contratti di lavoro part-time verticale e misto con percentuale superiore al 50%, sono riconosciuti interamente i tre giorni di permesso mensile
Riguardo alle modalità di pagamento dell’indennità per i permessi 104, l’importo è anticipato dal datore di lavoro (in busta paga) con la possibilità di conguaglio con i contributi dovuti all’INPS.
Se trattasi di operai agricoli a tempo determinato e a tempo indeterminato e per i lavoratori dello spettacolo saltuari o con contratto a termine, l’indennità è pagata direttamente dall’INPS a seguito di domanda dell’interessato.