Una delle agevolazioni più importanti che riguardano gli invalidi è senza dubbio quella relativa ai permessi della legge 104. Si tratta di quella che a tutti gli effetti è forse la principale misura sfruttata dall’invalido, o meglio, dai familiari dell’invalido. Chi ha un invalido in famiglia su cui grava una disabilità piuttosto grave, a tal punto da avere la necessità di una persona che lo assista in determinate situazioni, può godere di tre giornate di permesso retribuito al mese sul lavoro.
“Gentilissimo esperto, vivo in casa con mia sorella disabile al 100% per la quale gli è stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento e i benefici della legge 104. In famiglia oltre i miei due genitori e mia sorella c’è anche mio fratello più grande. I permessi retribuiti per via della legge 104, da quando mia sorella è stata riconosciuta invalida, vengono sfruttati da mio fratello. Mi chiedo se ci sia un modo per poterne godere anche io, dal momento che spesso sono proprio io ad accudire mia sorella o a portarla a visite presso le strutture dove è iscritta. Mi chiedo cosa dovrei fare per poter sfruttare anche io i permessi. Ve lo chiedo dal momento che ogni qualvolta sono io ad interessarmi di mia sorella, sono costretto a prendere giornate di ferie dal mio datore di lavoro”.
I permessi perla legge 104, la guida completa alla pluralità del beneficio
Prima di rispondere al nostro lettore, anticipando che è assolutamente possibile anche per lui sfruttare questi permessi, dobbiamo capire di cosa stiamo parlando. Per l’assistenza di familiari disabili un lavoratore dipendente ha diritto a tre giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore. Infatti i permessi retribuiti con la legge 104 possono essere fruiti anche a due ore per volta per chi ha un orario di lavoro superiore a 6 ore, o a un’ora per volta se trattasi di giornata lavorativa inferiore alle 6 ore.
Cosa è cambiato recentemente sui permessi
In linea di massima ciò che prevede la legge 104 è che sia un solo familiare del disabile a poter godere dei permessi mensili. Ci sono però almeno due vie che permettono la pluralità dei soggetti, e quindi ci sono almeno due vie che può utilizzare il nostro lettore per ottenere ciò che cerca. Una via classica e come vedremo, superata, non è che una specie di condivisione della possibilità di fruire di questi giorni di permesso da parte di più soggetti. In pratica si tratta della condivisione dell’assistenza da parte di due lavoratori dipendenti. Tutti e due possono godere di questi permessi, ma in misura ridotta.
Cosa significa condivisione dei permessi legge 104
Con la condivisione dei permessi, entrambi possono godere di un giorno di permesso al mese retribuito ogni 10 di assistenza continuativa. Per fare questo la strada è quella classica, ma va comunicata al proprio datore di lavoro tramite una completa autocertificazione. Prima di tutto serve la motivazione per la quale è chiamato a sostituire l’altro lavoratore dipendente nella attività di assistenza all’invalido. Inoltre vanno indicati i periodi di questa sostituzione è anche la tipologia di prestazione che deve svolgere in favore dell’invalido.
Nel limite dei tre giorni al mese via libera alla cumulabilità sui permessi
Con il decreto legislativo numero 105 del 2022 adesso è possibile evitare il referente unico in materia di permessi per la legge 104.