Permessi legge 104 per assistere un familiare con handicap grave, demensionamento e cambio mansione lavorativa, il quesito di un nostro lettore:
Buongiorno, sono un papà che assiste un bambino sofferente di epilessia farmaco resistente, trattato con 4 farmaci per 3 volte al giorno, sono in possesso di legge 104 art. 3 comma 3, la mia azienda mi ha demansionato dal ruolo che occupavo, e mi ha adibito al ruolo di venditore esterno e copro distanze che mi portano lontano da casa ogni giorno per oltre 75 km, la mia azienda nella persona del direttore sostiene che non ho diritto al rientro in magazzino magari con altro lavoro, cosa posso fare, e cosa dice la legge in merito, il mio terrore é la patologia di mio figlio e quando purtroppo si presentano certe situazioni.
Demensionamento di un dipendente con la legge 104
Il nuovo decreto legislativo n.
Con l’entrata in vigore del Jobs Act, risulta ammesso il demansionamento del lavoratore con legge 104 per se o per il familiare con handicap grave, non consentito dalla normativa previgente.
Quando il demensionamento è legittimo?
Sono state previste tre ipotesi di demansionamento legittimo dall’art. 3 del Jobs Act, ed esattamente:
- in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incida sulla posizione del lavoratore, il datore di lavoro non potrà demansionare il disabile se così facendo gli impone una prestazione non compatibile con le sue minorazioni;
- le ipotesi di demansionamento previste dai contratti collettivi di categoria non potranno applicarsi ai lavoratori affetti da disabilità, nel caso in cui abbiano come conseguenza di assegnargli una prestazione non compatibile con le sue minorazioni;
- non potranno essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni che prevedano, per il lavoratore disabile, prestazioni non compatibili con le sue minorazioni.
Anche se avviene il demensionamento, rimangono invariate le tutele previste dalla Legge n.
Il datore di lavoro non potrà imporre al lavoratore il demensionamento nel caso in cui questo comporti il trasferimento in un altra sede, lontana dal domicilio del familiare da assistere.
Una sentenza della Corte di Cassazione, anche abbastanza recente, la n. 11568 del 11 maggio 2017, ha chiarito che il demensionamento o il trasferimento con legge 104, il datore di lavoro lo può imporre anche nel caso sia stata accertata incompatibilità ambientale tra lavoratore e sede di lavoro.
Possibilità di cambio mansione lavorativa
Nel caso descritto del nostro lettore, resta da capire se il demensionamento applicato è legittimo, quindi se si trova in una delle quattro casistiche elencate.
Inoltre i lavoratori disabili o che assistono un familiare con handicap grave (legge 104 art. 3 comma 3), sono sempre tutelati. Nel caso specifico se non vi è una collocazione libera, il datore non può collocare il lavoratore in un’altra mansione. E’ possibile fare una comunicazione aziendale, tramite pec, dove si chiede una diversa mansione all’interno dell’azienda, evidenziando con documentazione medica specialistica, l’assistenza continua e improvvisa, per assistere il familiare disabile. Esponendo le difficoltà nell’allontanarsi dalla residenza del disabile.
Un altro aspetto da considerare è il diritto di priorità, che non vige per i permessi legge 104, ma potrebbe essere causa di esclusione. Facciamo chiarezza, se in casa ad accudire il familiare c’è un altro familiare senza patologie invalidanti, il datore di lavoro potrebbe non considerare la richiesta di una diversa mansione lavorativa nell’azienda vicino alla residenza.
Per maggiori informazioni, consigliamo di leggere: Permessi legge 104: diniego dal Ministero per diritto di priorità, è possibile opporsi
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]