I permessi legge 104 sono agevolazioni in favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che assistono familiari con invalidità.
L’utilizzo illegittimo dei permessi 104 genera contenziosi che si discutono il più delle volte in aule del tribunale. Vediamo quali sono i diritti per lavoratori che percepiscono i permessi legge 104.
Permessi legge 104, arrivano le nuove regole, ecco cosa cambia
Legge 104 e utilizzo dei giorni di permesso
La Cassazione, con la sentenza penale n. 54712/16, ha chiarito che, per i permessi legge 104, è stato abrogato l’obbligo della prestazione continua al familiare invalido.
La Corte di Cassazione ha ribadito il concetto che “Colui che usufruisce dei permessi retribuiti previsti dall’articolo 33, comma 3, della legge del 1992 n. 104, pur non essendo obbligato a prestare assistenza alla persona handicappata nelle ore in cui avrebbe dovuto svolgere attività lavorativa, non può, tuttavia, utilizzare quei giorni come se fossero giorni feriali, senza, quindi, prestare alcuna assistenza alla persona handicappata. Di conseguenza, risponde del reato di truffa il lavoratore che, avendo chiesto e ottenuto di poter usufruire dei giorni di permesso retribuiti, li utilizzi per recarsi all’estero in viaggio di piacere, non prestando, quindi, alcuna assistenza”.
Calcolo delle ferie
Sempre la Cassazione ha precisato che i permessi 104 per assistere un familiare invalido, concorrono nella determinazione dei giorni di ferie maturati dal lavoratore. Questo significa che il dipendente matura le ferie anche nei giorni di permesso della legge 104.
Trasferimento del dipendente
Il dipendente che usufruisce dei permessi legge 104, può scegliere, quando questo è possibile, il luogo di lavoro più vicino a quello del familiare invalido. Né può essere trasferito in altro posto senza il suo consenso. Ma pochi giorni fa, la sentenza della Cassazione n. 12729/17 ha chiarito che il dipendente, in alcuni casi specifici può essere trasferito, ad esempio, quando vi è una comprovata esigenza aziendale, come ad esempio la soppressione del suo posto.
Legge 104 e diritto alla retribuzione
Chi usufruisce dei permessi lavorativi si è visto per anni decurtare le ferie, la tredicesima mensilità, a volte anche entrambe, secondo il principio che tali prestazioni andavano commisurate ai giorni di lavoro effettivamente svolti.
Solo di recente una serie di pareri e disposizioni hanno confermato che la fruizione dei permessi lavorativi derivanti dall’articolo 33 della Legge 104/1992 non incide negativamente sulla maturazione delle ferie e della tredicesima mensilità.
Il Ministero del Lavoro, aveva chiarito che ferie e tredicesima mensilità non potevano essere decurtate. Le “decurtazioni di ferie e tredicesima mensilità, per effetto dell’incidenza negativa dei permessi retribuiti ex articolo 33 Legge 104/1992”, risulterebbero inammissibili e potrebbero configurare, addirittura, specifiche discriminazioni.
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