Permessi legge 104, quali orari bisogna rispettare?

Permessi legge 104, per assistere il familiare con handicap grave art. 3 comma 3, quante ore bisogna prestare al familiare disabile?
6 anni fa
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Permessi legge 104 per assistere il familiare con handicap grave (art. 3 comma 3), molti i dubbi su cosa è possibile fare e cosa no, un nostro lettore ci pone il seguente quesito:

Gentilissima Sig.ra Tortora cortesemente avrei bisogno di un informazione riguardante la legge 104 di invalidità al 100%di cui purtroppo usufruisce mia mamma, dunque la mia domanda è questa :io usufruisco dei 3 giorni di permesso al mese lavoro in un’azienda dove svolgo attività di pulizie dalle 6.30 alle 15 tutti i giorni dal lunedì al venerdì, quando sono in permesso L104 che orario devo rispettare finché sono dai miei? La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta. Saluti 

Permessi legge 104, quali sono gli orari di assistenza da rispettare?

Il lavoratore che chiede i permessi per legge 104/92 per assistere il familiare con handicap grave, non deve necessariamente svolgere assistenza nelle ore di lavoro.

I permessi legge 104 si racchiudono in tre giorni al mese, la corte di Cassazione è intervenuta in merito e ha chiarito il tempo impiegato per la persona d’assistere.

I permessi hanno la funzione di assistenza alla persona con disabilità, consentendogli di poter svolgere anche un minimo di vita sociale.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n 54712/2016, ha confermato la condanna per truffa nei confronti di una lavoratrice, che ulitizzava i permessi retribuiti legge 104/1992, per recarsi in viaggio all’estero e non per assistere il familiare. E’ in questa sentenza, che viene chiarito che viene chiarito che la “realizzazione del completo equilibrio del lavoratore impegnato, oltre che nel proprio lavoro, anche nella talora gravosissima cura del soggetto disabile“.

Conclusione

Riepilogando, gli Ermellini confermano che “non esiste alcuna norma, né di carattere generale né di tipo regolamentare, che stabilisca quali siano le modalità di fruizione dei permessi oppure che disciplini il potere di controllo, ad ulteriore conferma che la libertà di scelta viene rimessa al soggetto avente titolo ad ottenere il beneficio di legge“.

L’importante è agire nel completo interesse della persona disabile d’assistere.

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