Ritorno a 40 dollari?
Urge un’intesa entro le prossime tre settimane, prima del vertice OPEC del 30 novembre. Non è detto che la si trovi, perché le rivalità tra Arabia Saudita e Iran prevalgono su ogni altra considerazione. Nessuna delle due vuole cedere qualcosa all’altra, per la gioia degli automobilisti e, in generale, dei consumatori europei, che potrebbero continuare a godere di prezzi energetici relativamente bassi a ridosso del Natale, confidando in un cambio euro-dollaro ancora sopra 1,10. Molto meno felici saranno i banchieri centrali, frustrati da anni di bassa inflazione o di vera deflazione strisciante, uno spettro quest’ultimo, che si materializzerebbe ancora, qualora a fine mese si sancisse il flop delle trattative dentro al cartello, facendo precipitare le quotazioni petrolifere verso quei 40 dollari al barile, che non vediamo da 7 mesi.