Piano Strutturale di Bilancio già a metà settembre, parola di Giorgetti

La promessa del ministro dell'economia Giorgetti è ufficiale, il Piano strutturale di Bilancio arriverà già a metà settembre.
3 mesi fa
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Arriva la nota del Mef e ora non ci sono più dubbi. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che il piano strutturale di Bilancio è ormai in dirittura d’arrivo e sarà presentato in Parlamento e a Bruxelles nei tempi prestabiliti, quindi per metà settembre. Del resto, le vacanze sono ormai terminate e i nostri politici sono già tornati al lavoro per preparare le grandi manovre per la nuova stagione politica. Cerchiamo di fare una previsione su cosa sarà contenuto sul nuovo piano in arrivo.

Cosa ci sarà nel nuovo documento?

“Il ministro dell’Economia porterà in Consiglio dei ministri per l’approvazione il piano entro metà settembre”. Con questa nota rilasciata dal Mef si apre la nuova stagione dopo le vacanze e la politica entra nel vivo per mettere a punto l’economia del paese. Il nuovo Piano strutturale di bilancio sarà presentato a metà del mese in arrivo, precisamente il 20 settembre, così da rispettare i tempi di consegna previsti. Intanto, oggi 30 agosto è previsto il vertice di maggioranza mentre nelle due prossime settimane che precedono l’arrivo del Piano si passerà all’esame parlamentare. Sono giorni di grande fibrillazione dal punto di vista economico della nostra politica visto che il Governo Meloni è anche alle prese con possibili tagli agli sgravi fiscali, così da completare la manovra per la finanziaria in arrivo.

Per quanto riguarda il Psb in questione, esso va a sostituire i precedenti obblighi di aggiornamento annuale con una programmazione economica che diventa pluriennale. Quello dell’Italia avrà una durata di 7 anni, dopo l’accordo con la Commissione Europea. Naturalmente, nel documento in questione si dovranno rispettare i paletti imposti dall’UE, e i punti trattati riguarderanno la spesa pubblica e le riforme strutturali richieste dalla stessa Unione Europea. Quest’ultima ha rilasciato delle precise priorità da rispettare, ossia la Resilienza sociale ed economica, i diritti sociali, la sicurezza energetica, le Resilienza sociale ed economica e ultimo, ma non ultimo, il rafforzamento della difesa europea.

Piano strutturale di bilancio, tutto pronto

In sostanza, entro il 20 settembre prossimo sapremo quali sono gli itinerari che il nostro Governo intende percorrere per il futuro economico del paese, almeno da qui fino ai prossimi 7 anni. Tra gli obiettivi principali, naturalmente, quello di far decrescere il debito, così da mantenerlo a un valore di prudenza. Inoltre, sarà importante anche conservare un disavanzo al di sotto del 3% del Pil. Si tratta questo di un punto critico, visto che secondo i dati Istat del 2023, l’Italia era ai massimi livelli in UE con un deficit del 7,4%. La procedura di inflazione riguarderà non solo l’Italia, ecco gli altri Paesi che hanno superato la soglia del 3% del Pil:

  • Belgio (4,4%),
  • Estonia (3,4%),
  • Spagna (3,6%),
  • Francia (5,5%),
  • Malta (4,9%),
  • Slovacchia (4,9%).

Giorgetti si dice fiducioso nel rientrare nei valori richiesti. Serve rientrare di 10 miliardi di euro, e questo è uno dei must che il Piano strutturale di bilancio intende mettere a segno. Trovare fondi per racimolare tale cifra non sarà certo facile, ma si stima che 7 miliardi dovrebbero arrivare dagli avanzi dei sussidi per la povertà. L’aumento di tasse con Iva e accise potrebbe essere l’altra soluzione da adottare, a meno che non si decida di tagliare altri costi, come la spesa pubblica per sanità e scuole.

I punti salienti…

  • pronto il piano strutturale di bilancio, entro il 20 settembre sarà presentato a Bruxelles;
  • missione principale abbassare il Pil del Paese;
  • si preannunciano tagli a spesa pubblica come sanità e scuola, ma anche aumento di Iva e accise.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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