Vediamo se è più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda. Ovverosia, distinguendo tra il lavoratore del pubblico impiego, e quello del settore privato. E questo perché, rispetto alla PA, per i lavoratori che sono occupati in aziende in crisi c’è la chance del pensionamento anticipato.
E quindi, sulla carta, è vero che è più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda. Vediamo allora come e perché nel dettaglio. Considerando anche il fatto che, per ora, sulla riforma delle pensioni dal 2023 continuano a non esserci novità di rilievo.
Più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda?
Nel dettaglio, se è più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda la risposta è affermativa. Ma solo se il lavoratore è occupato in aziende in stato di crisi. In tal caso, infatti, è previsto lo scivolo pensionistico. Subordinato ad un accordo con i Sindacati.
Per rendere più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda in crisi ci sono infatti degli stanziamenti. Precisamente, 150 milioni per il 2022. E 400 milioni di euro complessivi per il biennio 2023-2024. Quindi, c’è la nuova possibilità di andare in pensione prima. E sarà valida fino al 2024 solo per le aziende in crisi.
Come funziona lo scivolo pensionistico per i lavoratori di PMI in crisi causa Covid
Più facile andare in pensione per chi è dipendente in azienda, quindi. Con i lavoratori di imprese in crisi che percepiranno un assegno. Precisamente, un’indennità provvisoria di accompagnamento fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Con l’impresa in crisi che deve rispettare requisiti di calo del fatturato, a causa della pandemia, e deve avere dai 15 ai 250 dipendenti. In più, i ricavi non devono superare i 50 milioni di euro o, in alternativa, il totale di bilancio annuo non deve superare la soglia dei 43 milioni di euro.