Dopo le recenti modifiche intervenute all’istituto del superbonus 110% e, in generale, dei bonus edilizi, alcune banche (un po’ timidamente) sembrerebbero cominciare ad aprire nuovamente rubinetti, acquistando crediti d’imposta.
Il problema della cessione del credito del superbonus non è di certo del tutto superata, ma, rispetto a qualche settimana fa, adesso gli istituti hanno sicuramente un più ampio margine di manovra.
Le cessioni di tali crediti erano ormai bloccate da tempo, in quanto gli istituti finanziari (banche ecc.) avevano raggiunto la capienza fiscale massima.
Nuova cessione dei crediti d’imposta e modifica ai limiti della responsabilità
Il decreto Semplificazioni ha previsto l’estensione della portata della cessione del credito d’imposta ai “correntisti non qualificabili come consumatori o utenti”, i quali li potranno ricevere ma che, a loro volta, non potranno cederli nuovamente ad altri soggetti.
In sostanza, adesso, le cessioni del credito possono arrivare fino a 4:
- una prima libera;
- poi massimo altre due verso gli intermediari finanziari;
- infine, una ulteriore verso i correntisti professionali privati degli intermediari finanziari.
Oltre a questo, la legge di conversione del decreto Aiuti bis ha previsto un’altra importante novità relativa alla responsabilità della cessione dei crediti edilizi.
La norma in questione prevede di delimitare la responsabilità dei crediti soltanto a chi non ha operato con diligenza. In sostanza, la stessa potrà essere attribuita soltanto a chi ha agito con dolo o colpa grave, con pene davvero severe.
Lo sblocco dei crediti relativo al superbonus 110% vale bene 10 miliardi di lavori e salverà circa 30 mila aziende i cui crediti erano rimanti bloccati.
Superbonus 110%, alcune riaprono i rubinetti della cessione del credito
A seguito di tali modifiche normative, alcune banche stanno iniziando ad aprire nuovamente i rubinetti.
Bisogna dire che la normativa in questione non è delle più chiare. Per tale motivo, le erogazioni riprenderanno poco per volta.
L’amministratore delegato di Banco BPM,, Giuseppe Castagna, ha spiegato quanto segue:
“Il consiglio di amministrazione ha approvato una procedura più prudente di quella precedente, perché alcune incognite non sono ancora state risolte sulla responsabilità delle banche. Chiaramente agiremo con ancora più attenzione. Riprendiamo sicuramente a erogare”