Se si gioca a poker in un casinò e si vincono ingenti somme di denaro, tali vincite vanno tassate e dichiarate come redditi?
Se si gioca in un casinò dell’Unione Europea le vincite al poker non vanno dichiarate e pertanto, su tali somme, non andranno pagate le tasse nello stesso modo in cui non si pagano per le vincite che si ottengono presso i casinò italiani. Questo per avere una parità di trattamento con i trattati dell’UE, e il chiarimento viene dalla Commissione Tributaria della Campania con la sentenza numero 9001 /33/16.
Vincite al poker al casinò
Tutte le vincite ottenute all’interno di un casinò, quindi non sono tassabili. Questo seguendo il principio di non discriminazione per i redditi prodotti nel proprio Paese e quelli prodotti in uno Stato estero dell’UE. Questo consente, quindi, la piena libertà di movimento del cittadino nell’ambito dell’Unione Europea. La Corte di Giustizia, con due sentenze del 2013, ha stabilito che le norme fiscali italiane applicate alle vincite presso i casinò vanno applicate anche alle vincite conseguite presso casinò degli altri Stati membri.
Il TUIR qualifica le somme derivate da giochi e scommesse come redditi diversi, ma la riforma del 2016, la legge 122, ha stabilito che le somme vinte presso le case da gioco autorizzate in Italia e all’estero hanno irrilevanza reddituale. Un dubbio, però, rimane sulle vincite conseguite con il poker online presso concessionari autorizzati italiani.