Nella difficile gestione del Covid e dell’emergenza si lamenta carenza di personale nelle forze dell’ordine. Da qui l’alternativa per il 2021. Dinanzi al bivio due sono le possibilità più concrete a cui fa riferimento anche il portale di settore Infodifesa:
- un rinvio delle pensioni su base volontaria di 2 anni rispetto ai requisiti anagrafici attualmente previsti;
- promozioni tramite scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso interno.
La problematica urgente del turn over la polizia di Stato è stata oggetto di un’interrogazione al ministro dell’Interno.
Senza nuove assunzioni le cose non miglioreranno da sole. Anzi, subentrerà la necessità di sostituire il personale che andrà in pensione.
Pensione poliziotti: da qui al 2023 buchi gravi
Ascari fa riferimento alle previsioni del sindacato Siulp che prevede circa 18 mila pensionamenti da qui al 2023. Mancheranno soprattutto sovraintendenti e ispettori, figura cruciale per il coordinamento tra nucleo operativo e area dirigenziale. Ecco perché una delle alternative proposte in attesa del concorso in polizia riguarderebbe proprio la possibilità, su base volontaria, di rimandare di due anni l’uscita della pensione. Dunque chi tra questi poliziotti se la sente potrebbe restare in servizio fino a 62 anni. Questo ponte servirebbe ad assumere nuove reclute e a formarle, cosa che con il Covid è risultato pressoché impossibile. E’ la stessa “strategia” che venne attuata durante gli anni Ottanta.
L’eventuale concorso interno invece dovrebbe aprire alla promozione degli ultimi 154 vincitori del concorso interno per 501 vice ispettori tramite scorrimento della graduatoria.
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