Purtroppo è realtà, il 2018 è l’anno dei ponti ridotti all’osso. Le cose però potrebbero presto cambiare dopo la proposta di tre senatori della Südtiroler Volkspartei, il partito popolare sudtirolese, di reintrodurre tutte quelle festività soppresse 40 anni fa. E la cosa sembra anche fattibile visto che i senatori hanno presentato una proposta di legge per attivare quella che adesso sembra solo una pensata. Ma quali sarebbero queste feste che potrebbero farci stare a casa qualche giorno in più durante l’anno?
La proposta al Senato per le festività soppresse 40 anni fa
A fare la proposta di legge sono stati Dieter Steger, Julia Unterberger e Meinhanrd Durnwalder, tre senatori del partito della Südtiroler Volkspartei, che hanno pensato appunto alla reintroduzione di alcuni giorni di festa per tutte quelle persone credenti che non possono, almeno per adesso, celebrare le ricorrenze religiose, visto che si trovano a dover lavorare.
Si tratta di feste mobili ma che cadono in primavera, tra marzo e giugno appunto, uno dei periodi migliori per staccare e fare ferie. L’intenzione dei senatori è delle più nobili: permettere ai credenti di omaggiare le festività religiose mentre per chi non è credente sarebbe in ogni modo una maniera per svagarsi.
Più feste per tutti e più giorni a casa
Nell’attesa di sapere se la proposta dei senatori del Sudtirol sarà presa in considerazione ricordiamo che quest’anno i ponti saranno davvero pochi. A parte il 1 maggio che cade di martedì e consente di saltare la scuola o il lavoro, tutte le altre feste cadono in mezzo alla settimana o direttamente il sabato: il 25 aprile di mercoledì, il 2 giugno di sabato, il 15 agosto di mercoledì e l’8 dicembre di sabato. Rimarrebbe il 1 novembre, di giovedì, un altro possibile ponte lungo.
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