Portabilità del numero in ritardo sulla nuova SIM? Ecco come chiedere indennizzo

Rimborso per portabilità ritardata, ecco come fare.
4 anni fa
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Rincari telefonia: come difendersi?

Gli operatori telefonici sono la nostra croce e la nostra delizia, indispensabili per l’era moderna, eppure insopportabili per l’invadenza che mostrano nelle nostre vite. E quando sbagliano non perdiamo un solo istante per reclamare. E se dovessero tardare nell’attivarci la portabilità? C’è il rimborso. Si, ma come ottenerlo? Quel è la procedura?

Rimborso portabilità, come chiederlo

La portabilità della propria numerazione significa cambiare operatore e mantenere il proprio numero telefonico. Si tratta di un processo ormai ampiamente comune, e che solitamente richiede un paio di giorni lavorativi per ottenerlo.

A volte le cose però non sono così semplici. I due operatori (il nuovo e il vecchio) potrebbero avere qualche problema di comunicazione tra loro e tale inconveniente farebbe poi slittare la portabilità.

Forse non tutti sanno che oltre il terzo giorno è previsto un indennizzo per ogni giorno di ritardo. Tale rimborso viene caricato direttamente sulla nuova SIM del cliente. Come ottenerlo? Il cliente deve rivolgere esclusivamente al nuovo operatore con il quale ha effettuato il contratto. A partire dal terzo giorno, l’indennizzo sarà di minimo 2,50 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo, fino ad un massimo di 50 euro.

Dunque, se la vostra SIM con portabilità del numero è in ritardo già da 3 giorni lavorativi, allora avete diritto a 2,50 euro di ricarica come indennizzo. Se è invece in ritardo da 20 giorni, allora saranno 50 euro ad arrivare sulla vostra scheda (cifra massima consentita).

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Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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