La conferma della riapertura delle scuole sta portando i genitori ad organizzarsi: in molti quest’anno potrebbero scegliere di accompagnare i figli a scuola in macchina. Il trasporto privato servirebbe a ridurre l’uso dei mezzi pubblici, visto come luogo di assembramento e di possibile contagio. Tante mamme e papà preferiscono fare in modo di accompagnare i figli personalmente a scuola almeno per le prime settimane o mesi, in attesa di scoprire come evolverà la curva dei contagi dopo il riavvio dell’anno scolastico.
Come fu per lo smartworking, ci sono degli effetti secondari da considerare: lavorare da casa piace e ha contribuito a migliorare in alcune città le criticità del traffico e dello smog. Ma, di contro, ha ulteriormente messo in crisi alcune attività che ruotano intorno alla presenza in ufficio, pensiamo, ad esempio, alle tavole calde che funzionavano per il servizio di pausa pranzo.
Portare i figli a scuola in auto: tassa sulle famiglie fino a 400 euro
Fino all’anno scorso la politica del governo era stata quella di sensibilizzare all’uso dei mezzi pubblici (a questo scopo era stato riconosciuto anche il bonus trasporti). Quest’anno, per far fronte all’emergenza Covid e ridurre al minimo situazioni di contagio, le famiglie potrebbero essere più propense ad usare i mezzi propri. Ovviamente quando inserire il tragitto scuola casa sia possibile con la gestione degli orari del lavoro dei genitori.
Del resto i genitori stanno eseguendo con molta attenzione le proposte di riapertura della scuola (distanziamento dei banchi etc) proprio perché intimoriti dal rischio di una seconda ondata di contagi. Sarà verosimilmente loro premura mettere in atto le regole di accortezza per diminuire al minimo i rischi. Usare la macchina personale per portare i figli a scuola potrebbe essere una di queste.
Le stime sono state elaborate da Federconsumatori. Secondo l’Associazione a tutela dei consumatori, prevedendo che molte famiglie accompagneranno i figli in auto, sul budget familiare graveranno quasi 400 euro in più. Sono dovute sostanzialmente ai maggiori km percorsi ogni giorni, con relativo addebito di benzina.
Si arriva a 392 euro per un’auto a benzina e 361 per chi guida una macchina a gasolio.