POS Obbligatorio. Sanzioni fin da subito (ultime novità decreto PNRR)

Il decreto PNNR anticipa l'applicazione di sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti tracciati, Pos obbligatorio
3 anni fa
1 minuto di lettura
Multa Pos bancomat e carta di credito agli esercenti che si rifiutano, come funziona e chi controlla
Multa Pos bancomat e carta di credito agli esercenti che si rifiutano, come funziona e chi controlla

Pos obbligatorio con sanzioni a partire dal 1° luglio 2022 per chi non accetta pagamenti tracciati.

E’ questa l’importante novità contenuta nel decreto PNRR, decreto recante misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Dunque, tra le varie misure, il Governo dispone che le sanzioni si applicheranno dal 1° luglio 2022 anziché dal 1° gennaio 2023.

Obbligo di POS per imprese e professionisti

L’obbligo di POS ossia di accettazione di pagamenti tracciati è in vigore da diversi anni.

Infatti, l’art.15, comma 4 del D.

L. 179/2012 dispone che:

A decorrere dal 30 giugnio 2014, i soggetti che effettuano l’attivita’ di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito; tale obbligo non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilita’ tecnica. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231.

Individuato l’obbligo di POS, mancava fino a poco tempo fa la previsione di una sanzione che andasse a punire coloro che non rispettassero il citato obbligo.

Questo perchè il decreto attuativo che aveva individuato le sanzioni erano stati bloccati dal Consiglio di stato (parere 1446/2018): non può essere demandata ad un decreto la definizione di elementi essenziali della norma quali sono le sanzioni applicabili in violazione della stessa.

Detto ciò, a risolvere la questione di recente è intervenuto il D.L. 152/2021, post conversione in legge. Decreto che oltre ad individuare le sanzioni ne ha disposto un rinvio al 2023.

Quali sanzioni se non si accettano pagamenti tracciati?

Innanzitutto è da chiare che le sanzioni puniscono la manca accettazione di pagamenti tracciati. Non la mancata installazione del POS ossia il Pos obbligatorio. Anche se le due cose sono strettamente correlate.

Nello specifico, nei casi di mancata accettazione di un pagamento tracciabile , di qualsiasi importo si applica una una sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Per le sanzioni relative alle violazioni in esame, si applicano le procedure e i termini previsti dalle disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, ad eccezione dell’articolo 16 sul pagamento in misura ridotta.

All’accertamento delle violazioni provvedono gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria nonchè gli altri organi di cui all’art.13 della legge n° 689/1981.

L’autorita’ competente a ricevere il rapporto di cui all’articolo 17 della medesima legge e’ il Prefetto del territorio nel quale hanno avuto luogo le violazioni. Difatti, vengono replicate le previsioni di cui al già citato D.L. 124/2019.

Cosa prevede il decreto PNRR?

Il decreto PNRR, decreto recante misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato ieri dal Governo, anticipa l’entrata in vigore della sanzioni.

Infatti, le sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti tracciati si applicheranno dal 1° luglio 2022. Non più dal 1° gennaio 2023.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

quattordicesima
Articolo precedente

Rientro pensionati esteri, imposta sostitutiva ad ampio raggio: chi sono i nuovi beneficiari

reddito di cittadinanza
Articolo seguente

Reddito di Cittadinanza, nuovi controlli sulla residenza: ecco chi deve restituire il sussidio