Posso detrarre una spesa medica se il pagamento è stato fatto da un’altra persona?

Dal 1° gennaio 2020, le spese sanitarie sono detraibili soltanto se il pagamento è effettuato con sistemi tracciabili.
3 anni fa
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Detrazione spese mediche: queste sono escluse anche con la 104
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Come sappiamo, ormai da qualche anno, è possibile fruire delle agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie soltanto se il pagamento viene effettuato con versamento bancario, postale o con altri mezzi tracciabili (carta di credito, bancomat ecc.).
In molti, ancora oggi, si chiedono se è possibile detrarre una spesa sanitaria se il pagamento viene effettuato da un altro soggetto (non intestatario della ricevuta fiscale). Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Agevolazioni sulle spese sanitarie, ecco come funziona

Tra le numerose agevolazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese sanitarie è sicuramente la tipologia più richiesta.


Nella maggior parte dei casi è riconosciuta una detrazione dall’Irpef pari al 19 per cento per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia).
Dal 1° gennaio 2020, tali detrazioni sono fruibili soltanto se il pagamento viene effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

Il pagamento in contanti continua a essere valido, senza perdere il diritto alla detrazione, per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici e per pagare le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o dalle strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Spesa medica pagata da un altro soggetto

A questo punto ci si chiede: è possibile detrarre una spesa medica se il pagamento è stato effettuato da un altro soggetto?

Il requisito richiesto dalla norma sulla tracciabilità dei pagamenti, ha spiegato l’Agenzia delle entrate, non modifica i presupposti per la detraibilità degli oneri dall’Irpef come, in particolare, l’effettivo sostenimento degli stessi.
In altre parole, la spesa sanitaria si considera effettuata dal contribuente a cui è intestata la ricevuta fiscale, a prescindere da chi abbia effettuato il pagamento.
Tale circostanza, si legge nella circolare n. 7/2021, può essere supportata anche da una dichiarazione del contribuente che attesta di aver rimborsato la spesa.

 

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