L’inflazione non accenna ad arretrare e così, come stanno facendo anche altre banche, Poste Italiane ha aggiornato nuovamente i tassi di interesse di alcuni buoni fruttiferi postali che sono diventati quindi ancora più competitivi. Al momento non è stato lanciato nessun nuovo titolo per cui gli aumenti dei rendimenti riguardando i bfp già in essere.
Non è escluso, però, che nella giornata di oggi o nei prossimi giorni, Cassa Depositi e Prestiti effettuerà altre modifiche o il lancio di nuovi prodotti.
Le possibilità
Ad oggi è possibile sottoscrivere buoni fruttiferi postali cartacei e dematerializzati e questi ultimi potrebbero essere la scelta migliore, vediamo il perché.
All’atto di rimborso, per i primi si dovrà presentare il titolo cartaceo mentre per i secondi gli interessi verranno caricati direttamente sul conto di regolamento. Quest’ultimo potrà essere un conto corrente BancoPosta o il libretto di risparmio (il buono dovrà però avere la medesima intestazione di uno dei due).
Scegliere buoni dematerializzati è la scelta migliore perché non si rischierà che essi cadano in prescrizione: quest’ultima si verifica dopo dieci anni dalla scadenza del titolo. Quando essa si compie, purtroppo, si perde il diritto a riscuotere sia il capitale investito che gli interessi maturati.
Un grande problema per chi aveva investito tutti i propri risparmi per poter guadagnare nel futuro una piccola cifra. Con i bfp, infatti, non si diventerà ricchi ma almeno si avrà la possibilità di contrastare in parte l’inflazione che erode il potere di acquisto del denaro tenuto parcheggiato sul conto corrente.
Poste Italiane aggiorna i tassi di interesse dei buoni fruttiferi postali per contrastare l’inflazione
Oggi 7 settembre Cassa Depositi e Prestiti, come si legge sulla pagina ufficiale di Poste Italiane, ha aggiornato i tassi di alcuni buoni fruttiferi postali.
I tassi di interesse sono stati aggiornati anche per i buoni fruttiferi postali 3×2 il cui rendimento massimo fino a ieri era del 2,25%. Per chi non lo sapesse, tali titoli sono ideali per investimenti fino a 6 anni grazie ai rendimenti fissi crescenti: 1,25% dopo 3 anni e 2,75% dopo 6 anni. Così come per i 3×4 anche per i 3×2 è possibile richiedere il rimborso quando si vuole. Solo dopo il primo triennio, però, si ha diritto al riconoscimento degli interessi maturati. Prima di tale periodo, si ha solo la possibilità di ricevere il denaro investito.
Riassumendo…
1. Oggi 7 settembre Poste Italiane ha aggiornato i tassi di interesse di alcuni buoni fruttiferi postali
2. Così come stanno facendo alcune banche, anche Cassa Depositi e Prestiti ha deciso di aggiornare i rendimenti per combattere l’inflazione
3. I titoli che hanno subito modifiche sono i 3×4 con tassi che arrivano al 3% e i 3×2 con rendimenti che arrivano ora fino al 2,75%.