Postepay e prepagate nell’ISEE: quando si indicano saldo e giacenza media?

Con o senza IBAN le carte prepagate (come ad esempio la Postepay) devono essere riportate nella DSU ai fini ISEE?
3 anni fa
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Postepay e prepagate nell’ISEE: quando si indicano saldo e giacenza media?

Nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) necessaria al fine di ottenere l’ISEE, occorre riportare anche le carte prepagate (ad esempio la Postepay). Le cose, tuttavia, sono diverse a seconda che trattasi di prepagata con IBAN o senza IBAN.

Vediamo, dunque, come agire.

A cosa serve l’ISEE

L’attestazione ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare serve per accedere ad una serie di agevolazioni e prestazioni a supporto del reddito (bonus luce e gas, reddito di cittadinanza, indennizzi Covid-19, ecc.).

Il legislatore, infatti, subordina l’accesso alle predette agevolazioni e prestazioni al rispetto di una determinata soglia ISEE.

Per avere questo valore è indispensabile che il cittadino presenti la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) in cui si indica la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare del richiedente l’ISEE stesso.

La scadenza della DSU (Dichiarazione sostitutiva unica)

In base alla normativa attuale nella DSU va indicata la situazione reddituale e patrimoniale (del nucleo familiare) riferita a due anni prima. Quindi, con riferimento all’ISEE 2022, per la sua elaborazione, nella DSU si riporta la situazione reddituale e patrimoniale riferita al 31 dicembre 2020.

Ricordiamo altresì che:

  • la validità della DSU e, dunque, dell’attestazione ISEE, è fino al 31 dicembre dell’anno stesso (pertanto, l’attestazione ISEE 2022 sarà valida fino al 31 dicembre 202)
  • la DSU per l’ISEE può essere presentata attraverso i seguenti canali:
    • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata
    • al comune
    • a un CAF
    • all’INPS

Carte prepagate nell’ISEE: le regole da seguire

Nella sezione I del modulo FC2 della DSU (dedicato al patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare) bisogna riportare il saldo finale al 31 dicembre dell’anno di riferimento e giacenza media di

tutte le tipologie di conti correnti, anche quelli in valuta, i conti vincolati/liberi ed i conti di pagamento (compresi quelli detenuti all’estero).

In questa sezione bisogna inserire anche le carte prepagate dotate di IBAN, in quanto a tutti gli effetti assimilate al conto corrente bancario o postale.

Sono da dichiararsi con il codice 01.

Le prepagate senza IBAN, invece, non avendo funzioni di conto corrente, si indicano nella sezione II del medesimo Quadro FC2, con il codice 99 (“Altri strumenti e rapporti finanziari”). In questa ipotesi serve indicare solo il saldo finale al 31 dicembre dell’anno cui si riferisce la DSU (quindi, ad esempio al 31 dicembre 2020 se trattasi di ISEE 2022).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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