La Postepay è una carta prepagata grazie alla quale si potrà prelevare denaro in tutta Italia e all’estero, si potranno effettuare acquisti in tutto il mondo e sarà possibile tenere sempre sotto controllo i propri movimenti. Esistono 5 tipologie di Postepay: c’è la Connect, la Evolution, la Evolution Business, la Standard e la IOStudio pensata esclusivamente per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e paritarie.
Tutti credono che con le carte prepagate non vi siano controlli fiscali ma invece non è così.
Le 5 tipologie di Postepay
Una delle tipologie di Postepay è quella, come descritto, chiamata IoStudio. C’è poi la più comune e utilizzata che è la Standard con la quale si potranno effettuare acquisti in Italia e all’estero e sui siti web convenzionati Visa. Si potrà poi prelevare denaro contante presso gli sportelli sia bancari che ATM e non avrà alcun costo di canone annuo. L’unica cifra da sostenere sarà di 10 euro per il rilascio della carta più 5 euro di ricarica.
Segnaliamo poi la Postepay Evolution Business, la carta prepagata per i lavoratori con Partita Iva e ditte individuali. Chi la richiederà entro il 31 dicembre 2020 insieme ai servizi di Acquiring avrà il canone della carta azzerato per il primo anno altrimenti si pagheranno 12 euro ogni dodici mesi. Sarà una carta con un plafond fino a 200 mila euro, avrà un Iban con il quale si riceveranno e si potranno effettuare bonifici anche esteri e darà la possibilità di effettuare acquisti in Italia, all’estero e sui siti convenzionati Mastercard.
L’altra Postepay tra le più gettonate è la Evolution con la quale si potrà accreditare stipendio o pensione sulla carta grazie all’Iban, si potranno effettuare e ricevere bonifici, domiciliare utenze, pagare i bollettini ed effettuare pagamenti online o contactless mediante smartphone Android con Google Pay.
Infine la PostepayConnect non avrà costi di attivazione ed un canone unico di 70 euro annui per la carta Postepay Evolution e la sim PosteMobile.
Controlli fiscali e pignoramento Postepay
L’Agenzia delle Entrate potrebbe puntare gli occhi anche sulle Postepay nonostante siano delle carte prepagate sia anonime che con Iban andando a ritroso anche di cinque anni. Si dovrà quindi fare attenzione a tutte le somme che verranno accreditate o le spese che si faranno in quanto esse sono tracciate. Poste Italiane, infatti, ha l’obbligo di fare un resoconto al Fisco di tutti i rapporti in essere dei suoi clienti.
Qualora vengano accertati degli illeciti (come il sospetto di evasione fiscale) l’Agenzia delle Entrate potrà anche decidere di pignorare la carta. Le somme che verranno percepite su di essa, poi, dovranno essere sempre dichiarate qualora costituiscano un reddito imponibile.