Sogno americano si trasformerà in un incubo con la fine dei petrodollari

I petrodollari finanziano il "sogno americano". Il risveglio sarebbe amaro per gli USA, qualora l'Arabia Saudita ponesse fine alla bambagia degli ultimi 40 anni.
8 anni fa
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I petrodollari tengono basso il costo del debito USA

Ora, se tutte le economie del mondo importatrici di petrolio sono costrette a pagarlo in dollari, ciò impone loro di detenere una quantità minima sufficiente di riserve valutarie per rendere possibile l’approvvigionamento energetico. In altre parole, tutti nel mondo devono comprare dollari per il solo fatto che sono l’unico modo per acquistare greggio.

La domanda elevata di dollari rafforza il cambio degli USA da un lato, provocando un cronico deficit commerciale (le imprese americane esportano meno di quanto i consumatori americani acquistino beni e servizi dall’estero), ma allo stesso tempo consente al popolo americano di vivere al di sopra delle proprie possibilità.

Come? Lo stato, le famiglie e le imprese possono indebitarsi a tassi molto bassi, grazie proprio all’elevata domanda mondiale di dollari. Per intenderci, tutte le banche centrali acquistano Treasuries per investire in assets denominati in dollari, cosicché i loro rendimenti restano bassi, nonostante il debito pubblico USA sia non molto più basso di quello italiano. (Leggi anche: Debito USA a $20.000 miliardi, +88% nell’era Obama)

Gli americani vivono al di sopra delle loro possibilità

Lo stesso vale per il mercato obbligazionario americano, per cui nell’insieme tutti in America possono indebitarsi a basso costo, continuando a vivere al di sopra delle proprie possibilità. In un certo senso, il sistema dei petrodollari creato da Nixon, così tanto vituperato nella storia USA, sta facendo vivere nella bambagia gli americani, i quali non avvertono praticamente mai il reale peso dei loro debiti e consumano tipicamente più di quanto non potrebbero permettersi.

Cosa accadrebbe, se all’improvviso l’Arabia Saudita, leader dell’OPEC, i cui membri detengono complessivamente l’80% delle riserve petrolifere mondiali, decidesse di accettare i pagamenti anche in altre valute? Sarebbe la fine del “sogno americano”. Il Tesoro di Washington inizierebbe nel tempo a registrare un aumento dei rendimenti, per cui il costo del debito USA salirebbe con gradualità e renderebbe necessarie politiche di austerità fiscali anche in America.

Le stesse famiglie e imprese assisterebbero a un aumento dei costi per indebitarsi e all’impatto dovrebbero tagliare i loro consumi per sostenere i maggiori oneri, così come con il tempo dovrebbero adeguarsi a un nuovo standard di vita, caratterizzato da meno debiti (meno consumi immediati) e più risparmi. (Leggi anche: Trump stia attento ai debiti delle famiglie)

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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