Il limite di contanti torna ad essere un tema sempre più attuale visto che, dal prossimo primo luglio, si abbassa. E’ stata infatti respinta la richiesta della Lega di rinviare la nuova soglia (che scenda da 3.000 a 2.000 euro). Il leader della Lega ha portato ad esempio altri Paesi europei in cui il limite per i pagamenti in contanti non esiste. Eppure, rispetto a questi (Germania, Austria e Svezia solo per citarne alcuni) il nostro è senza dubbio un Paese ancora legato alle banconote.
Molti utenti, e non parliamo di evasori o di persone che muovono grossi capitali, sono preoccupati per il limite dei contanti a 2 mila euro. In particolare spaventa la rigidità con cui la misura potrà essere applicata nonché il rischio di multe. Pensiamo ai genitori, non pochi, che aiutano i figli.
Quanti prelievi posso fare dal mio conto corrente?
Ci scrive, per portare un esempio, Adele da Roseto degli Abruzzi: “Ho un figlio che studia a Bologna. Il Covid ci ha tenuti lontano ora è da noi ma tra entro fine luglio tornerà su. Mi chiedo: se volessi aiutarlo e dargli dei soldi dovrei organizzarmi prima e prelevare in più volte? Anche i prelievi ravvicinati nell’arco di alcuni giorni potrebbero destare sospetti?”
La regola generale è che, per evitare sanzioni (anche quando si opera entro la soglia consentita per i pagamenti in contanti ma con più operazioni a distanza ravvicinata) è che bisogna sempre saper dimostrare da dove provengono i soldi. I cd frazionamenti sono ammessi ma se le operazioni sono giudicate sospette si rischiano controlli. Bankitalia, in adozione della normativa antiriciclaggio, ha ordinato a banche e poste di effettuare controlli e segnalazioni su operazioni di spostamento di cifre a partire da mille euro se nel complesso si superano i 10 mila euro.
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