Rischiamo un prelievo forzoso sul conto corrente? Lo spettro aleggia sugli italiani che hanno risparmi da parte e che ricordano quello che è accaduto in passato. Ma è un rischio concreto oggi? L’Associazione Aduc ha raccolto le dichiarazioni di alcuni esponenti politici al governo o all’opposizione. La sensazione è che nessuno osi chiamarla patrimoniale, per non risvegliare ricordi spiacevoli e non perdere consensi. Ma in qualche modo le spese che il coronavirus ci sta imponendo andranno compensate. Quello che si affaccia nella mente politica è un contributo proporzionale al patrimonio complessivo di ogni contribuente?
Di seguito le dichiarazioni riportate da Aduc nel comunicato stampa sulla patrimoniale e che fanno legittimamente pensare che ci sarà una misura sui conti corrente italiani dopo l’emergenza:
Il premier Giuseppe Conte interrompendo le trattative in seno al Consiglio europeo, aveva dichiarato: faremo da soli.
Già, con quali soldi?
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, dice: chiederei agli italiani i soldi per ripartire.
Già, come li chiede?
Antonio Misiani (PD), dichiara: “Penso a un patto tra risparmiatori”
Già, chi lo sottoscrive?
Parlamentari del M5S, affermano: mancano soldi e la scorciatoia odiosa di una patrimoniale può essere evitata deviando finanziamenti da quelle opere pubbliche come il Tav Torino-Lione.
Già, visto che la proposta è stata bocciata dal Parlamento, non rimarrebbe che attuare la odiosa patrimoniale.
Dunque, M5S, Lega e PD paventano un ricorso al portafoglio degli italiani. Se non è patrimoniale, poco ci manca.
Insomma, una patrimoniale “volontaria”, come l’oro alla Patria.
Basta convincere gli italiani.
Noi ne abbiamo parlato ai seguenti link per chi volesse approfondire l’argomento:
Patrimoniale rischio concreto? Il governo smentisce (per ora)
Prelevare soldi dal conto e tenere liquidità più che risparmi: conviene?