“Scendo al volo a fare bancomat”: da dicembre questa semplice operazione potrebbe richiederti molto più tempo. E’ uno degli effetti del piano cashless, il progetto allo studio del governo che prevede premi per chi effettua pagamenti con la carta di credito o il bancomat e che punta a ridurre la circolazione del denaro contante. O, almeno, è quello che sta accadendo in Francia, secondo quanto riporta l’Huffington Post e che, tra due mesi, potrebbe diventare una realtà anche da noi.
Piano cashless: l’esempio francese
In Francia, infatti, il piano cashless è ad un punto avanzato rispetto all’Italia. Gli effetti Oltre Alpe possono suonare come un campanello d’allarme su alcuni aspetti ai quali, presi dall’entusiasmo dei premi cashback (per chi usa la carta di credito o il bancomat), potremmo non aver pensato da subito. Complice anche il lockdown, in Francia i prelievi all’ATM sono scesi drasticamente (-4% annuo).
Ecco i pilastri fondamentali del piano cashless in Francia:
- aumento della soglia per i pagamenti contactless a 50 euro;
- limite al pagamento in contanti.
Resta però l’obbligo, per i negozianti, di accettare denaro contante. E’ prevista una sanzione di 150 euro. Tuttavia qualche esercente ha provato ad usare “la scusa” del Covid per rifiutare contanti alla cassa, considerati più rischiosi rispetto alle carte di credito a livello sanitario.
Bancomat troppo costosi: ritirare diventa impossibile
Ebbene uno degli effetti della lotta al contante è che i bancomat diventano sempre più rari. Gli ATM tendono a scomparire non solo nei piccoli paesini. Anche nelle grandi città ormai ci sono interi quartieri senza possibilità di prelievo al bancomat. In alcuni piccoli comuni francesi i sindaci hanno dovuto esporsi in prima linea per non far chiudere l’ultimo bancomat attivo, su richiesta della popolazione anziana.
Piano cashless: cosa cambia da dicembre
Da noi la lotta al contante è già iniziata anche se, rispetto alla Francia, siamo agli inizi di questo processo. A luglio scorso il tetto per i pagamento con banconote è sceso a 2 mila euro. L’obiettivo è favorire i pagamenti tracciabili. E, sempre a questo scopo, da dicembre partiranno i premi per chi paga con carta di credito (bonus cashback): un rimborso del 10% sulle transazioni (escluse quelle online) fino a 300 euro l’anno. A questo si aggiunge un super cash back di 3 mila euro.