La Legge di Bilancio 2025, approvata come Legge n. 207/2024, introduce importanti aggiornamenti riguardanti il trattamento fiscale dei premi di produttività.
In particolare, per gli anni 2025, 2026 e 2027, viene prorogata la riduzione transitoria dell’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile ai premi di produttività erogati ai lavoratori dipendenti del settore privato. Tale aliquota, fissata a regime al 10%, viene ridotta al 5% per altri tre anni, confermando un approccio già sperimentato negli anni 2023 e 2024.
La misura si configura come un incentivo volto a favorire la competitività e la produttività delle imprese, garantendo un regime fiscale più vantaggioso per i lavoratori che percepiscono compensi legati a obiettivi di rendimento e produttività.
I beneficiari della riduzione fiscale su premi produttività
La riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva si applica esclusivamente ai lavoratori dipendenti del settore privato. Questo aspetto esclude, quindi, il personale impiegato nella pubblica amministrazione. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti significativi sull’ambito di applicazione di questa misura fiscale.
Attraverso la Circolare n. 28/E del 2016, è stato precisato che anche i dipendenti di enti pubblici economici possono beneficiare dell’aliquota agevolata. Questi enti, infatti, non sono classificati come amministrazioni pubbliche e rientrano pertanto nella definizione di settore privato ai fini dell’agevolazione. Analogamente, il beneficio si estende alle agenzie di somministrazione di lavoro, indipendentemente dal fatto che i loro dipendenti svolgano attività all’interno della pubblica amministrazione.
Anche i datori di lavoro operanti come esercenti arti e professioni possono applicare ai propri dipendenti il regime fiscale agevolato, purché le retribuzioni corrisposte rispettino i requisiti previsti dalla normativa per i premi di produttività.
Requisiti e rinuncia al regime fiscale agevolato
I requisiti previsti per l’applicazione dell’imposta sostitutiva agevolata richiedono che il lavoratore abbia un reddito dell’anno precedente non superiore a 80.000 euro. Il beneficio, inoltre si applica su un limite massimo di premi pari a 3.000 euro, che può arrivare a 4.000 euro al netto delle trattenute previdenziali obbligatorie nel caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro.
Il regime fiscale agevolato non è obbligatorio. I lavoratori che preferiscono non avvalersi della tassazione agevolata possono farlo mediante una dichiarazione scritta indirizzata al proprio datore di lavoro. Tale rinuncia consente al lavoratore di optare per il regime ordinario di tassazione IRPEF sui premi di produttività percepiti.
Premi di produttività agevolati: benefici per il settore privato
La riduzione dell’aliquota fiscale sui premi di produttività rappresenta un chiaro segnale del legislatore verso una maggiore valorizzazione del lavoro nel settore privato. Con l’applicazione dell’aliquota al 5%, si riduce il carico fiscale sui lavoratori che percepiscono compensi aggiuntivi legati al raggiungimento di determinati obiettivi di produttività. Questa misura, oltre a incentivare l’impegno individuale, contribuisce a rafforzare il legame tra le performance lavorative e i risultati economici aziendali.
Le imprese, dal canto loro, possono beneficiare di un clima lavorativo più motivato e orientato al raggiungimento degli obiettivi strategici, sapendo che i lavoratori riceveranno un trattamento fiscale più favorevole sui premi.
Riassumendo
- Riduzione al 5% dell’imposta sui premi di produttività anche per il triennio 2025-2027.
- Beneficio (imposta sostitutiva) riservato ai lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i dipendenti pubblici.
- Dipendenti di enti pubblici economici e agenzie di somministrazione inclusi nell’agevolazione.
- Possibile rinuncia al regime agevolato con dichiarazione scritta al datore di lavoro.
- Misura incentiva produttività e competitività, riducendo il carico fiscale per i lavoratori privati.
- Conferma del sostegno legislativo a retribuzioni legate a merito e risultati economici aziendali.