L’entità delle cedole sarà resa nota in data 1 giugno, il giovedì precedente al collocamento. Ma ieri il Tesoro ha comunicato quale sarà il premio fedeltà riconosciuto ai sottoscrittori del BTp Valore: 0,50% del capitale nominale. Sarà corrisposto alla scadenza dei 4 anni, tanta è la durata della prima emissione esclusivamente retail a partire dal 5 giugno e fino al 9. Si tratta di un rendimento extra, erogato a coloro che deterranno il titolo fino all’ultimo giorno. Su un investimento di 1.000 euro, saranno 5 euro lordi in più nel giugno 2027.
Due cedole step up, stacco semestrale
Non c’è stata solo l’indicazione del premio fedeltà. Ieri, il Tesoro ha anche offerto qualche informazione in più a proposito delle cedole step up del BTp Valore. Sappiamo sin dalla comunicazione iniziale dei giorni scorsi che i tassi d’interesse saranno crescenti. Adesso, sappiamo anche che tali tassi saranno corrisposti su base semestrale, come accade per tutti gli altri titoli di stato. E anche che la cedola crescerà dopo il secondo anno e per una sola volta fino alla scadenza. In pratica, sarà fissato un tasso per i primi due anni e un secondo tasso per il secondo biennio.
Sulla base delle attuali condizioni di mercato, la cedola media annuale dovrebbe essere all’incirca del 3,50%. Questo ci porta a prevedere una possibile prima cedola intorno al 3,25% per i primi due anni e una seconda in area 3,75% per il terzo e quarto anno. La loro entità potrà essere rivista al termine del collocamento, ma solamente al rialzo. A proposito, questo durerà almeno tre giorni e potrà essere chiuso in anticipo, previa comunicazione, alle 17,30 di mercoledì 7 o alla stessa ora di giovedì 8.
Premio fedeltà BTp Valore alza rendimento medio
Insieme al premio fedeltà il rendimento complessivo lordo salirebbe sopra il 3,60% all’anno nel caso in cui le cedole step up fossero quelle da noi prospettate.
Infine, considerate anche l’inflazione. E’ una variabile sempre meno certa nell’Area Euro dopo anni di quasi assenza. Nei prossimi mesi assisteremmo a una sua ulteriore discesa, ma gli analisti sono grosso modo concordi sul fatto che la crescita dei prezzi al consumo resterà più elevata dei livelli pre-bellici. Un quadriennio non è un lasso di tempo sufficientemente lungo per beneficiare di un’eventuale forte discesa dell’inflazione nei prossimi anni. Anche per questa ragione i rendimenti a lungo non sono molto più alti di quelli a breve. La curva dei BTp si è appiattita.