Prendere una pensione più alta è possibile, ecco cosa devi controllare

Prendere una pensione più alta, ecco tutte le cose da controllare, partendo dall'estratto conto dei contributi presenti all'INPS.
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Prendere una pensione più alta è possibile, ecco cosa devi controllare
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Che siano pensioni anticipate piuttosto che pensioni di vecchiaia, che siano misure strutturali di sistema o misure tampone, temporanee e sperimentali, poco importa. Prendere una pensione più alta è possibile: ecco cosa devi controllare per cercare di monetizzare al massimo la tua prestazione pensionistica.

Prendere una pensione più alta è possibile, ecco cosa devi controllare

Da dove si parte per controllare che pensione si prende e se questa pensione è giusta? Si tratta di una domanda che scaturisce anche da numerose campagne informative e di sensibilizzazione di CAF, sindacati e patronati.

Perché bisogna sempre partire dal controllo della situazione contributiva del diretto interessato. Dai contributi parte tutto, perché in linea di massima più contributi si percepisce una pensione più alta.

Tuttavia, è anche vero che ci sono contributi che forse sarebbe meglio neutralizzare, nel senso che andrebbero resi inutili, nonostante ogni accredito contributivo dovrebbe rappresentare un segno positivo per la pensione. E invece, esistono contributi dannosi.

Ma da dove si parte per il controllo di questa situazione contributiva di un lavoratore? In genere, si inizia sempre dall’estratto conto contributivo. Tuttavia, la versione ordinaria ha un semplice scopo informativo, mentre l’estratto conto certificativo è più importante e più veritiero.

Ecco i suggerimenti utili prima di presentare domanda di pensione

Un lavoratore che pensa alla sua pensione deve necessariamente adottare i passaggi propedeutici utili a chiarire la propria situazione. Verificare tutto ciò che riguarda la prestazione pensionistica prima di presentare domanda è una saggia decisione.

I requisiti per uscire dal lavoro e andare in pensione, così come i meccanismi di calcolo delle pensioni, sono materie che è meglio approfondire prima di passare alle vie di fatto e presentare domanda all’INPS. Perché errare è umano, come recita un vecchio detto, e l’errore è dietro l’angolo quando si parla di pensioni, contributi e INPS.

Estratto conto certificativo ed estratto conto informativo

Un consiglio che tutti i prossimi pensionati dovrebbero ascoltare attentamente è la verifica del proprio estratto conto contributivo, partendo da quello ordinario e finendo con quello certificativo.

Ottenere il primo, ovvero l’estratto conto che ha solo valenza conoscitiva, è facile. Chi ha le credenziali SPID, CIE o CNS può controllare il certificato in qualsiasi momento sul portale istituzionale dell’INPS, poiché è sempre disponibile e di facile download.

Diverso il caso dell’ECO-CERT, ovvero dell’estratto conto che ha valore di certificazione e riporta la situazione contributiva definitiva presente nelle banche dati dell’INPS a nome di un contribuente. L’estratto conto certificativo non si può scaricare liberamente, ma bisogna presentare una domanda all’INPS, che in genere si riserva il diritto di rilasciarlo entro 50 giorni dalla richiesta.

Occhi puntati sull’ECO-CERT

Grazie all’ECO-CERT, l’interessato può verificare la reale portata del suo pacchetto di contributi versati. In modo da determinare quale sia la misura di pensionamento più vicina a cui ha diritto. E se ci sono diverse misure di pensionamento da sfruttare. Ma oltre alla misura utile a lasciare il lavoro, gli interessati, sempre passando dall’ECO-CERT, possono verificare se nel loro pacchetto di contributi ci sono quelli dannosi.

Perché ci sono contributi che, al posto di favorire il trattamento percepito dal punto di vista degli importi, lo penalizzano. Ma ci sono anche contributi che finiscono per danneggiare un contribuente da un altro punto di vista, cioè da quello del diritto alla pensione anticipata.

Per esempio, chi potrebbe accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni deve considerare il fatto che, anche se prima del 1996 ha un contributo versato diverso da quello effettivo, magari da servizio militare, perde questo diritto. Perché la pensione anticipata contributiva a 64 anni di età con 20 anni di versamenti riguarda solo chi non ha alcun contributo versato in epoca retributiva.

Il calcolo, le cose da considerare e come prendere una pensione più alta

Tornando al calcolo della pensione, chi crede che tutti i contributi previdenziali versati abbiano effetti positivi sulla pensione è fuori strada. Perché sarà vero tutto questo per la stragrande maggioranza dei casi, ma ci sono contributi versati che danneggiano la pensione. Bisogna guardare soprattutto a quelli versati durante gli ultimi anni di carriera.

Il lavoro part-time sul finire della carriera o gli ultimi periodi trascorsi in disoccupazione sono potenzialmente pericolosi per il calcolo della prestazione. Questo perché incidono sulla parte di pensione calcolata con il sistema retributivo. Soprattutto per chi ha diritto a un calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011 avente 18 o più anni di versamenti già al 31 dicembre 1995.

Il controllo è necessario perché esiste la facoltà di escludere dal calcolo della pensione questi contributi dannosi usando lo strumento della sterilizzazione. O della neutralizzazione, che consiste nell’eliminare dal calcolo della pensione i contributi che penalizzano il suo importo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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