“Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata“, affermava Mikhail Gorbaciov. Adottare comportamenti sostenibili, d’altronde, è necessario per garantire un futuro prospero alle generazioni che verranno dopo di noi.
In particolare è fondamentale evitare di consumare tutte le risorse a nostra disposizione, al fine di consentire loro di poter usufruire delle stesse opportunità.
Detrazione Iva per acquisto case con classe energetica A e B
Grazie alla legge di Bilancio 2023 il governo ha deciso di reintrodurre la possibilità di beneficiare della detrazione del 50% dell’IVA per l’acquisto di immobili di classe energetica A o B. Entrando nei dettagli, l’articolo 1, comma 76, così come riportato sul sito del Dipartimento delle finanze, prevede che:
“Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, si detrae dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, il 50 per cento dell’importo corrisposto per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, cedute da organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) immobiliari o dalle imprese che le hanno costruite”.
Preparati all’obbligo di casa green: lo sconto IVA del 50% vale anche sulle seconde case
Si tratta, in pratica, del cosiddetto Bonus IVA Case Green che, come confermato dall’Agenzia delle Entrate tramite FiscoOggi, può essere applicato anche sulle seconde case. Rientra nell’agevolazione anche l’IVA pagata sulle pertinenze, purché quest’ultime risultino dal rogito.
Per poter accedere a tale misura, d’altronde, si prende in considerazione solamente la classificazione. Quest’ultima risulta dall’attestato di prestazione energetica che deve essere allegato obbligatoriamente all’atto di acquisto. La detrazione si ripartisce in dieci quote costanti, a partire dal periodo d’imposta in cui vengono effettuate le spese e nei nove anni successivi. Ne consegue che non sarà possibile detrarre le eventuali spese sostenute nel corso del 2022.