Entro quando deve arrivare la notifica per evitare la prescrizione del bollo auto non pagato? Come cantano Benji & Fede: “Dimmi dove e quando, da stasera non arrivo in ritardo. E non ho più nessuna scusa stupida, non conta neanche il traffico che c’è. Dimmi dove e quando, da stasera non arrivo in ritardo. Senza tante parole, manda la posizione. Dimmi dove e quando”.
Tanti sono gli adempimenti fiscali, e non solo, per cui ci chiediamo “dove e quando” assolverli.
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Tributi, occhio ai pagamenti: ecco quando vanno in prescrizione
La tassa automobilistica, ricordiamo, deve essere pagata ogni anno da tutti coloro che possiedono un mezzo. Questo a prescindere dal fatto che circoli effettivamente su strada oppure resti ferma in garage tutto l’anno. Ma cosa accade se non si provvede al relativo pagamento? Ebbene, in quest’ultimo caso è possibile saldare i propri debiti pagando quanto dovuto, più eventuali sanzioni ed interessi di mora dello. In determinati casi, inoltre, l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di applicare sanzioni particolarmente pesanti, fino ad arrivare al fermo amministrativo o, in casi estremi, al pignoramento.
Proprio in tale ambito, nel caso in cui doveste ricevere una cartella esattoriale, vi consigliamo innanzitutto di verificare la data a cui fa riferimento il debito in questione. Può capitare che faccia riferimento ad una tassa già caduta in prescrizione e che per questo motivo non deve essere più pagata. In linea generale i tributi verso lo Stato vanno in prescrizione dopo dieci anni. Ci sono, comunque, delle eccezioni. Ad esempio, i tributi verso enti locali, quali Regioni, Province e Comuni, si prescrivono dopo cinque anni.
Prescrizione bollo auto non pagato: entro quando deve arrivare la notifica
La prescrizione dopo tre anni di mancato pagamento, è bene sottolineare, scatta a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza della tassa automobilistica. Questo vuol dire che la notifica per il mancato pagamento deve aver luogo nel triennio dalla scadenza originaria. In caso contrario il soggetto interessato non ha più alcun obbligo.
Atti interruttivi della prescrizione: quali sono
È importante comunque accertarsi che effettivamente il bollo auto sia caduto in prescrizione. In particolare è importante verificare che nell’arco dei tre anni l’automobilista inadempiente non abbia ricevuto una notifica oppure un sollecito da parte dell’Agenzia delle Entrate. In caso contrario la prescrizione viene interrotta e si deve ricominciare a calcolare da zero. La prescrizione, ricordiamo, si interrompe anche se il debitore chiede la dilazione del pagamento del debito.
In quest’ultimo caso il termine viene sospeso fino a quando il soggetto interessato rispetta il piano di dilazione. Nel caso in cui non dovesse provvedere al relativo pagamento, la rateazione decade e si ricomincia a calcolare la prescrizione. Attenti, pertanto, a eventuali atti interruttivi, perché in tale circostanza la prescrizione decade e bisogna provvedere al pagamento della tassa dovuta, con tanto di interessi.