Prestiti ai dipendenti, ecco la tassazione in busta paga del fringe benefit

Prestiti ai dipendenti, come il fringe benefit viene tassato dallo stato.
8 anni fa
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Prestiti ai dipendenti, calcolo del fringe benefit

 

 

Quando scatta l’imposizione

Il momento impositivo del fringe benefit è quello del pagamento delle singole rate del prestito, come stabilito dal piano di ammortamento. Il reddito imponibile nei periodi di paga mensili deve essere determinato con riferimento al TUR vigente al 31 dicembre dell’anno precedente. In sede di conguaglio a fine anno, poi, bisognerà rideterminare il reddito imponibile, prendendo come riferimento il TUR al 31 dicembre dell’anno in corso. La differenza positiva o negativa risultante dovrà essere sommata alla retribuzione relativa al mese del conguaglio.

Dunque, aldilà di queste pillole “tecniche”, si ha che il prestito eventualmente concesso dal datore di lavoro al dipendente a condizioni agevolate sarà considerato fiscalmente fringe benefit per il 50% della differenza tra i tassi praticati mediamente sul mercato e quelli applicati nello specifico. Ciò consente al lavoratore di usufruire di un beneficio tassato solo per metà, a vantaggio del suo reddito netto.

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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