Non solo beni mobili, ma anche crediti
Affinché il contratto abbia luogo, è necessario che il cliente porti all’istituto la certificazione del valore del bene concesso in pegno. Attenzione, perché oltre a beni mobili e alla universalità di beni mobili, il pegno può avere ad oggetto crediti, i cui documenti dovranno essere materialmente consegnati all’istituto.
In caso di inadempienza, questi può procedere alla vendita, ma solo se i crediti sono diversi dal denaro. In quest’ultimo caso, invece, può riscuotere il credito, salvo le eccezioni opponibili da parte del debitore del credito dato in pegno ex art.2805 c.c. Il prestito su pegno è di tipo personale, ovvero non richiede alcuna motivazione all’atto della richiesta, in merito all’uso della somma desiderata. Non sono necessarie altre garanzie, per cui è generalmente richiesto da coloro che hanno problemi ad accedere al circuito ordinario del credito, come le famiglie sprovviste di una busta paga. Essendo anch’esso a titolo oneroso, comporta il pagamento degli interessi. Occhio ai tassi, perché potrebbero essere meno convenienti di quanto non sembri.