Prestito vitalizio ipotecario: vantaggi
A differenza della nuda proprietà con il prestito vitalizio ipotecario non si preclude agli eredi la possibilità di recuperare l’immobile. Con la nuda proprietà, infatti, la proprietà dell’immobile si perde mentre con il prestito vitalizio ipotecario gli eredi hanno la possibilità, entro 12 mesi dalla morte del beneficiario, di estinguere il debito nei confronti della banca riscattando l’immobile. Gli eredi possono, inoltre, scegliere se affidare la vendita dell’immobile alla banca o venderlo privatamente per poi restituire il debito alla banca.
Prestito vitalizio ipotecario: rimborso
Il rimborso deve avvenire per vendita a prezzo di mercato, anche se quest’ultima è effettuata dalla banca. Spese e interessi vengono in ogni caso capitalizzati soltanto a scadenza del prestito, quindi nulla è dovuto da chi ottiene il prestito, a meno che si scelga il rimborso anticipato da parte del sottoscrittore. Quindi interessi e spese sono a carico degli eredi che dovranno, quindi, scegliere come restituire la somma ottenuta dal beneficiario. Il prestito, fino alla morte del beneficiario, non va rimborsato tranne nel caso che l’immobile venga venduto dal beneficiario. Prestito vitalizio ipotecario: quanto viene finanziato? La quota del prestito finanziato non è fisa ma varia in base all’età del beneficiario. Più alta è l’età di chi richiede il prestito e maggiore sarà la somma concessa dalla banca: se il beneficiario ha circa 90 anni la somma erogata arriva fino al 50% del valore dell’immobile mentre se il richiedente ha intorno ai 60 anni viene erogato un prestito del 15/20% del valore dell’immobile. Al finanziamento verrà accompagnata una polizza assicurativa per l’immobile che il richiedente ha la possibilità di acquistare presse soggetti anche differenti dal finanziatore.