Età presumibile per la pensione.Mia moglie nata il 9 gennaio 1956: possiede 16 anni di contributi come lavoratrice privata presso una azienda al 31 dicembre 1995 poi non ha più lavorato.E’possibile sapere a quale età potrà richiedere la pensione.
Sua moglie arriverebbe ai 67 anni necessari all’accesso alla pensione di vecchiaia nel 2023 ma non è in possesso dei requisiti contributivi richiesti (minimo 20 anni di contribuzione versata per accedere alla pensione di vecchiaia).
Per chi ha meno di 20 anni di contributi le possibilità di pensionamento sono davvero molto poche e si devono possedere i requisiti per accedere alle cosiddette pensioni quindicenni grazie ad una delle 3 deroghe Amato o all’opzione Dini.
Pensione con opzione Dini
Per accedere alla pensione di vecchiaia, al compimento dei 67 anni, con meno di 20 anni di contributi grazie all’opzione Dini è necessario essere in possesso di meno di 18 anni di contribuzione versata, avere almeno un contributo versato prima del 1996 ed almeno 5 anni di contributi accreditati dopo il 1 gennaio 1996. Sua moglie, quindi, avendo tutti e 16 gli anni di contributi versati prima del 1996 non rientra in tale opzione.
In pensione con le deroghe Amato
Per accedere alla prima deroga Amato servono almeno 67 anni di età e avere almeno 15 anni di contributi versati prima del 31 dicembre 1992. Sua moglie, quindi, non vi rientra poichè mancherebbero alcuni anni di contributi versati prima del 1992.
La seconda deroga Amato prevede la possibilità di pensionarsi, sempre a 67 anni, con 15 anni di contributi se si è stati autorizzati al versamento dei contributi volontari prima del 31 dicembre 1992. Non so se sua moglie rientra in questa deroga, ma può accedere al pensionamento solo se ha un’autorizzazione al versamento dei volontari prima del 1992.
La terza deroga Amato è dedicata alle carriere discontinue e richiede, oltre ai 67 anni di età, e richiede anzitutto che il primo contributi assicurativo sia stato versato almeno 25 anni prima della maturazione dei requisiti per la pensione, che si sia in possesso di almeno 15 anni di contributi e che almeno 10 anni siano stati lavorati per periodi inferiori alle 52 settimane.
In conclusione
Se sua moglie non rientra in nessuna delle sopra citate pensioni quindicenni l’unica alternativa per percepire una pensione resta quella di chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari per versare i 4 anni di contributi mancanti al raggiungimento dei 20 minimi richiesti.