Inutile girarci intorno, la situazione del caro carburante rischia di divenire sempre più drammatica: i prezzi di benzina e diesel riprendono la loro corsa a causa dei rialzi nelle quotazioni del petrolio. L’Opec, infatti, ha deciso di tagliare la produzione, nonostante la contrarietà netta degli Stati Uniti, e sui mercati il prezzo del greggio ha subito una vera e propria impennata.
La conseguenza è stata l’immediata crescita dei costi dei prodotti raffinati e dunque i listini delle pompe sono tornati nuovamente a salire in maniera estremamente visibile.
Quanto stanno crescendo i prezzi di benzina e diesel al distributore
Quotidiano energia ha diffuso i nuovi dati riguardanti i prezzi dei carburanti. Per quanto riguarda la benzina in modalità self, il prezzo medio nazionale si attesta su 1,690 euro al litro. La crescita è di quasi cinque centesimi rispetto a 1,656 euro al litro della settimana scorsa. Stesso discorso per il diesel, che è passato dai 1,756 euro al litro della settimana scorsa agli attuali 1,836 euro al litro. Ciò sempre in modalità self: in questo caso l’aumento è di ben otto centesimi.
Nella giornata del 10 ottobre, le maggiori compagnie hanno aumentato i prezzi consigliati. Eni ha alzato di 3 centesimi il costo della benzina, Q8 di 3 centesimi la benzina e di 4 centesimi il diesel, IP di 3 centesimi la benzina e il diesel. I rialzi non sono stati ancora recepiti completamente e il prezzo è destinato a crescere nelle prossime giornate e settimane.
Quando arriva la proroga del taglio delle accise sui prezzi di benzina e diesel?
Nei prossimi giorni, dunque, i rifornimenti alle pompe potrebbero costare di più. L’attesa è tutta per un nuovo decreto ministeriale che metta in campo una nuova proroga del taglio delle accise.
Anche perché la situazione è davvero critica. Una nota associazione a difesa dei consumatori ha sottolineato come l’85% delle merci circoli in Italia su gomma, e quindi l’aumento dei prezzi di benzina e diesel rischiano di portare a nuovi aumenti per tutti i beni di prima necessità (e non solo). L’aumento delle bollette e dei costi energetici, l’inflazione galoppante, ed ora la decisione dell’Opec di ridurre la produzione, rischiano di mettere in ginocchio definitivamente l’Italia e l’Europa.
Come risparmiare utilizzando alcuni trucchi al distributore
Il primo suggerimento è ovviamente quello di cercare le pompe che offrono i prezzi di benzina e diesel più vantaggiosi, utilizzando app o semplicemente dando un’occhiata a tutti i distributori che incontriamo nei nostri tragitti quotidiani. Ma questa è un’ovvietà. I consigli che gli esperti danno riguardano alcune accortezze da prendere quando facciamo rifornimento.
Innanzitutto, scegliere attentamente l’ora del giorno. Sì, perché, anche se può sembrare strano, fare rifornimento a prima mattina permette di ottenere più benzina e diesel dalla pompa in quanto il carburante, che è stoccato sotto terra, a temperature più fredde è meno denso.
C’è poi la questione della potenza della pompa. La pistola erogatrice, se utilizzata alla massima potenza, immette più vapore e meno benzina o diesel. Il consiglio è quello di erogare il carburante lentamente.
Importante poi non fare rifornimento quando si è in riserva o comunque al di sotto del 50%. Nel serbatoio, quando la quantità di benzina o diesel è inferiore a quella dell’aria, il combustibile ha la tendenza a evaporare più rapidamente.
Infine, meglio evitare di servirsi delle pompe quando le cisterne sotterranee vengono riempite dai camion. Il rischio è quello di immettere nel serbatoio benzina e diesel mescolati con le sedimentazioni, e dunque sporchi e meno performanti.