Prezzi del gas in calo, ecco i possibili risparmi sulla bolletta di novembre

I prezzi del gas sono scesi ai minimi da inizio giugno e così sulla bolletta di novembre saranno possibili i primi risparmi.
2 anni fa
2 minuti di lettura
Bolletta del gas di novembre con possibili risparmi

La Commissione europea ha presentato le sue proposte per calmierare i prezzi del gas nei prossimi mesi. Nulla di risolutivo, ma le quotazioni alla borsa olandese sono effettivamente scese ai minimi dall’inizio del giugno scorso. Questa settimana, si sono avvicinate ai 110 euro per Mega-wattora. In agosto, erano arrivate a sfiorare i 340 euro. Da allora, hanno ripiegato dei due terzi. Una discesa che rappresenta un piccolo barlume di speranza per centinaia di milioni di consumatori europei. Di questo passo, saranno possibili risparmi già sulla bolletta di novembre.

E’ bene essere chiari sul punto. Alle quotazioni attuali, i prezzi del gas restano fino al 6-700% più alti della media storica degli anni passati. E questo significa che tornare alle bollette che pagavamo fino alla metà dello scorso anno sarà impossibile nel breve periodo. Ma almeno con la bolletta di novembre dovremmo iniziare a pagare un po’ di meno rispetto ai massimi di questi ultimi mesi.

Per capire di quanto parliamo in termini di risparmio, dobbiamo fare una breve analisi delle quotazioni sul mercato olandese. Lì si scambiano gli ormai famosi TTF, titoli che consentono al grossista acquirente di ricevere una contropartita in Mega-wattora. Nel mese di settembre, le quotazioni medie si attestarono a 205 euro. Tradotte al metro cubo, fanno qualcosa come 2,16 euro. Al 19 ottobre, le quotazioni di questo mese erano scese a 151 euro, pari a 1,59 euro per metro cubo. In termini percentuali, siamo a -25%. Traducendo in metri cubi standard o Smc, dobbiamo moltiplicare tali dati per 1,05833. Otteniamo rispettivamente 2,29 e 1,68 euro.

Risparmi con la bolletta di novembre

La nostra speranza deve essere che il trend ribassista prosegua e ci consenta di affrontare l’inverno con qualche patema d’animo in meno. Ora, se le compagnie rivedono tempestivamente i prezzi del gas praticati ai clienti (a tale riguardo, consultate le condizioni contrattuali), con la bolletta di novembre qualche risparmio dovremmo già percepirlo.

Di quanto? Iniziamo col dire che una famiglia di 4 persone in Italia consuma ogni anno la media di 1.400 metri cubi di gas. Nei consumi stiamo includendo il gas per l’acqua calda, il riscaldamento e per cucinare.

Tuttavia, i consumi di gas non sono lineari nell’arco dell’anno. Nei mesi estivi, risultano molto bassi, mentre nei mesi invernali tendiamo a consumare circa il 40% dell’intero fabbisogno annuo. Per semplicità di calcolo, fingiamo che i consumi di gas siano costanti per tutti i dodici mesi. Ad ottobre, il costo della sola materia prima in bolletta inciderebbe per circa 280 euro. Tale dato emerge dai prezzi del gas esitati sul mercato olandese a settembre. Invece, sulla bolletta di novembre tale costo scenderebbe sui 205 euro. In entrambi i casi, IVA inclusa.

Il risparmio conseguibile si aggirerebbe sui 75 euro. Ma c’è da dire che a novembre i consumi di gas iniziano a salire per via dell’arrivo del freddo. Ipotizzando che si aggirino in media sui 160 metri cubi, pagheremmo una bolletta sostanzialmente in linea con quella del mese precedente (ottobre). In altre parole, eviteremmo una ulteriore stangata, che già con questi chiari di luna non sarebbe poco. Se, poi, i prezzi del gas in borsa si riportassero ai livelli del dicembre scorso, quando stavano sui 100 euro per Mega-wattora, il costo della sola materia prima in bolletta nell’ultimo mese dell’anno scenderebbe sotto 1,20 euro per Smc. Avremmo un ulteriore risparmio del 30% su novembre. Significa che, pur a fronte di un’impennata dei consumi, riusciremmo a tenere grosso modo invariato l’esborso. Ma ad oggi siamo alle timide speranze.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

BTp 2039 4,15%, rendimento in asta crollato
Articolo precedente

Perché gli estremi della curva BTp sono i tratti più interessanti

Bond britannici super
Articolo seguente

L’annuncio della Banca d’Inghilterra sostiene i Gilt sopra 20 anni