Prezzi pellet, calo del 40%: è questo il momento di acquistarlo per risparmiare, quale scegliere secondo Altroconsumo?

I prezzi del pellet calano del 40%. Potrebbe essere questo il momento per fare scorte? Ecco come e quale scegliere secondo Altroconsumo.
1 anno fa
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Ci sono buone notizie per chi vuole fare scorte di pellet. I prezzi sono calati di oltre il 40% secondo quanto rivela l’Aiel, l’associazione italiana per le energie agro-forestali.

Sembra strano parlare di riscaldamento nel mese più caldo dell’anno ma per risparmiare, come tutti sapranno, vige la regola dell’anticipo. I prezzi di tale combustibile, infatti, seguono l’andamento stagionale per cui: meglio acquistare adesso piuttosto che farsi trovare impreparati all’arrivo della stagione fredda.

Rispetto a qualche anno fa, il pellet è diventato una scelta sempre più popolare per riscaldare e il motivo è che è più economico rispetto ad altre fonti di riscaldamento.

Nessuno potrà mai dimenticare, infatti, che lo scorso anno i prezzi del gas arrivarono alle stelle. Proprio per questo in molti iniziarono a cercare delle soluzioni alternative come questa.

Quale acquistare, la caratteristiche da tenere sempre a mente per sceglierne uno di qualità

L’Aiel ha comunicato che i prezzi del pellet sono calati di molto per cui questo potrebbe essere il momento giusto per fare delle scorte. Per l’efficienza della stufa, però, sarebbe necessario acquistare del combustibile di qualità e la scelta non è sempre semplice perché l’offerta sul mercato è varia. È importante quindi capire come scegliere quello di qualità.

Altroconsumo comunica che esiste un valore (relativo ai residui di cenere che indica quanto sporco si lascia nell’apparecchio) che va controllato. Basta visionare la categoria del pellet: c’è ad esempio la classe A1 che è la migliore con contenuti di cenere massimi che sono uguali allo 0,7%. C’è poi la Classe A2 dove il contenuto di ceneri è uguale o al massimo all’1,2% e la classe B (utilizzo non domestico) con contenuto massimo al 3,5%.

Nella scelta del pellet da acquistare è importante anche la percentuale di umidità in quanto più umido è, minore sarà la capacità di scaldare.

L’ideale sarebbe che la percentuale non fosse superiore al 12% e minore dell’8%.

Importanti sono inoltre la materia prima nonché l’etichetta e il potere calorifico. Anche la certificazione è importante anche se a livello nazionale non c’è obbligo. Nonostante questo, però, molti produttori sottopongono il loro prodotto a test di qualità come En Plus e Din Plus.

Prezzi pellet, calo del 40%: è questo il momento di acquistarlo per risparmiare, quali scegliere secondo Altroconsumo?

Potrebbe essere questo il momento di fare scorte di pellet in quanto i prezzi sono calati. Dalle rilevazioni dell’Aiel si apprende che il costo medio per un sacco da 15 chili è intorno ai 6,19 euro (combustibile legnoso in granuli). Sembrerebbe quindi superata, secondo l’associazione, la fiammata dei prezzi che aveva portato il pellet intorno ai 10,5 euro a settembre scorso e a 9,2 a gennaio 2023.

Tra i migliori pellet da acquistare secondo Altroconsumo (sulla pagina ufficiale c’è una parentesi all’interno della quale è evidenziata come data il 2023), c’è il Pfeifer Holzpellet (miglior acquisto) con il punteggio di 75 (qualità ottima).

Il migliore del test (76 punti, qualità ottima) è il Firestixx Premium Pellets che è acquistabile anche su Amazon. Dalle recensioni, però, si evince che il prodotto è molto buono ma il prezzo troppo alto. Di qualità buona, infine, è infine l’Adriacoke Professional Pellet made in Canada.

Riassumendo…

1. I prezzi del pellet sono scesi del 40%, lo rivela l’Aiel
2. Questo, potrebbe quindi essere il momento giusto per acquistarlo
3. Altroconsumo dà delle dritte per scegliere quello di qualità: occhio alla categoria, all’umidità e alla certificazione.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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