I prezzi del pellet sono alle stelle per cui chi ha scelto quest’inverno di riscaldarsi con questo combustibile si sta trovando in grosse difficoltà. Proprio per questo, molti consumatori, si stanno lasciando abbindolare dagli annunci in rete che propongono l’acquisto del pellet a prezzi molto contenuti che permettono di risparmiare anche il 30-40%. Attenzione però ai costi troppo vantaggiosi perché si rischia di cadere in una truffa.
A lanciare l’allarme ci pensa la Polizia Postale sulla sua pagina Facebook nonché l’Unione Nazionale Consumatori.
La crisi energetica
Per colpa della crisi energetica che sta mettendo a dura prova l’Italia, molti consumatori stanno cadendo nella truffa del pellet. L’Unione Nazionale dei Consumatori comunica infatti di ricevere costanti segnalazioni di persone raggirate da ignobili truffatori che si stanno approfittando dei costi salatissimi del pellet proponendo annunci con prezzi di questo combustibile vantaggiosissimi rispetto a quelli reali.
Ma come si compie la truffa? Ebbene, il consumatore per risparmiare il 30-40% sul prezzo del pellet aderisce a un’offerta in rete per la quale si devono acquistare dei pancali per una spesa compresa tra i 500 e i 1000 euro. L’associazione spiega poi che, una volta che si paga, la merce tarda ad arrivare. Il consumatore fa quindi tante telefonate senza ottenere nulla in cambio se non l’aver perso denaro.
Anche la Polizia Postale ha lanciato l’allarme e sulla sua pagina Facebook ha comunicato di aver oscurato e sequestrato di recente un sito web truffaldino per falsa vendita di pellet. Il nome era shoppingferrara.com e dava la possibilità al consumatore di acquistare il combustibile a un prezzo molto competitivo. In realtà, già dalla stagione estiva, la Polizia Postale ha messo in guardia i cittadini consigliando loro di non acquistare il pellet a prezzi troppo competitivi.
Cosa fare allora per non incorrere nella truffa del pellet
Quando i prezzi del pellet sono troppo alti, bisogna diffidare del sito che propone l’offerta. Questo è il primo suggerimento della Polizia Postale. Per evitare di incorrere in spiacevole truffe, comunque, si può verificare che la partita Iva del venditore corrisponda davvero a un’azienda che è esistente.
Tale controllo si può effettuare sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. È poi necessario controllare che l’annuncio sospetto non sia stato già segnalato da altri utenti truffati e che il sito sul quale è presente l’offerta abbia una sezione dedicata ai contatti con il cliente e che questa sia attiva davvero.
In più, aggiunge l’Unione Nazionale Consumatori, bisogna fare attenzione a richieste di pagamento anomale come, ad esempio, la ricarica di una carta prepagata. Ricorda infine che anche il bonifico non fornisce la certezza che il venditore fraudolento sia poi rintracciabile realmente.